Riina jr. nei guai per droga: ora rischia il carcere

Riina
Giuseppe Salvatore Riina (Websource/archivio)

In questi giorni si parla molto della famiglia Riina che, dopo la morte di Totò avvenuta nell’ospedale di Parma nel quale era ricoverato da tempo, si è riunita al capezzale del padre padrino, boss corleonese indiscusso di Cosa Nostra. Ci sono state diverse polemiche che hanno coinvolto i figli con risse verbali nei confronti dei giornalisti e post su Facebook ai quali molti commentavano rendendo omaggio al boss.

Ora si torna a parlare di Giuseppe Salvatore Riina e lo si fa perché il figlio del boss, famoso anche per aver scritto un libro molto discusso e discutibile tradotto in mezzo mondo, si è cacciato nuovamente in guai seri. Riina jr, che da cinque anni vive a Padova in regime di sorveglianza, si è reso protagonista di diverse violazioni che a questo punto pare abbiano superato il limite e potrebbero riportarlo dietro alle sbarre. Il figlio del boss, condannato per associazione mafiosa a 8 anni e 10 mesi, è stato oggetto di un’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Venezia. Gli agenti che ne hanno seguito gli spostamenti dal settembre 2016 al giugno scorso hanno scoperto le sistematiche violazioni del regime di sorveglianza delle quali si rendeva protagonista Riina. In particolare usciva spesso di casa al di fuori degli orari prestabiliti e ha avuto numerosi incontro con dei pregiudicati. Molti di questi avevano precedenti per droga e due di loro, due maghrebini, hanno passato diverse dosi di cocaina che con ogni probabilità Riina jr consumava in casa in compagnia di amici. Molti di questi incontri clandestini avvenivano di notte e in una di queste occasioni lo stesso Riina accompagnò in aeroporto una giovane straniera alle 5 di mattina.

Alla luce di queste novità e violazioni il pubblico ministero chiede che gli venga revocata la libertà vigilata e che venga detenuto presso una casa di lavoro. Riina jr ha ammesso le sue responsabilità, ma il suo avvocato ha chiesto che gli venga solamente allungata la libertà vigilata e che non venga mandato in una di queste case di lavoro.

F.B.