Berlusconi contro il Movimento 5 Stelle: “Le loro riforme affosserebbero l’Italia”

Silvio Berlusconi
(Websource/Archivio)

La campagna elettorale non è ancora entrata nel vivo, ma i protagonisti sono già intenti a dichiarare i propri propositi in caso di eventuale elezione. Se Renzi ha espresso sicurezza durante la Leopolda dicendosi sicuro di aver imparato dagli errori commessi in passato (riferendosi al referendum perso lo scorso anno) e pronto ad un nuovo mandato, Berlusconi attraverso un video messaggio trasmesso durante la convention di Forza Italia a Benevento (iniziativa ideata da Nunzia De Girolamo) ha rilanciato le ambizioni del suo partito dicendosi favorevole ad un cambio di politica per risollevare le sorti del Paese: “Questa è la nuova politica della quale l’Italia ha bisogno: siamo un movimento politico capace di aprirsi a società, categorie, professioni, a chi lavora,fa impresa, fa cultura o ricerca scientifica, si distingue nel volontariato. Il mio obiettivo è che proprio da qui, dalla trincea del lavoro, vengano in politica i protagonisti del futuro, con le loro idee, la loro capacità, la loro concretezza”.

L’ex cavaliere dice che una vittoria del centro destra sarebbe la ricetta ideale per salvare l’Italia e dare una speranza agli italiani di ritrovare fiducia in una politica che in questi anni si è dimostrata stantia, che li ha delusi e che ha deluso anche Forza Italia. Il messaggio di Berlusconi è quindi una promessa di cambiamento ed innovazione e la speranza che questo cambiamento venga accolto dagli italiani. In seguito l’ex premier si scaglia contro quello che ritiene l’avversario più pericoloso, quel Movimento 5 Stelle che nel corso di questi anni ha accumulato sempre maggiori consensi (nonostante i problemi riscontrati con la gestione di Roma): “L’Italia è di fronte a un bivio molto rischioso, dopo il fallimento di quattro governi di sinistra che non sono mai stati votati dagli italiani”.

Escluso dal lotto il PD, i cui fallimenti giustificherebbero la sfiducia degli italiani, Berlusconi spiega per quale motivo gli elettori dovrebbero preferire il centro destra ai pentastellati: “Da un lato c’è la nostra rivoluzione liberale, positiva, concreta, moderata nei toni ma radicale nei contenuti, affidata a chi nella vita ha dimostrato di saper ottenere risultati concreti. Una rivoluzione contro l’oppressione fiscale, l’oppressione burocratica, l’oppressione giudiziaria. Dall’altro lato come nostri avversari ci sono il ribellismo, il pauperismo, il giustizialismo dei grillini. Le loro ricette economiche che devasterebbero la nostra economia, massacrerebbero in particolare il ceto medio sotto i colpi di una tassazione insostenibile”.

Le riforme economiche, dunque, sarebbero il rischio più grande di un eventuale vittoria dei grillini, ma l’affondo del leader del centro destra si incentra in seguito sulla mancanza di competenze degli avversari: “Ci sono persone che non hanno mai lavorato, che non hanno mai amministrato neppure un condominio. L’87% dei grillini prima di entrare in Parlamento non aveva mai neppure fatto una dichiarazione dei redditi. Dobbiamo fermarli”.

F.S.