
È passato senza problemi l’emendamento avanzato dal Partito Democratico e relativo all’introduzione del divieto di pagare gli stipendi di qualsiasi dipendente in contanti. Il provvedimento, esaminato dalla Commissione Lavoro della Camera, andrà ora al vaglio della Commissione Bilancio e prevederà per l’appunto l’obbligo da parte di qualsiasi datore di rispettare le mensilità ai propri sottoposti utilizzando metodi alternativi come assegni, bonifici, contanti soltanto presso uno sportello bancario o moneta elettronica.
Stipendi mai più in contanti, lo scopo è ridurre gli illeciti
Tutto questo allo scopo di ridurre il più possibile allo zero eventuali illeciti di carattere finanziario e di garantire la tracciabilità di qualsiasi versamento legato agli stipendi, per impedire una volta per tutte la problematica delle false buste paga. La pena amministrativa per i trasgressori sarà pari a ben 5mila euro. Assieme a questo provvedimento, la Commissione Bilancio dovrà fornire un giudizio definitivo su parecchi altri emendamenti – circa cinquemila – tra i quali la riforma del sistema di gestione di Inps ed Inail e la richiesta di raddoppiare le mensilità destinate ai lavoratori che hanno subito un licenziamento, dalle attuali 4 ad 8. Due aspetti sui quali il Governo è stato battuto. Intanto nelle scorse settimane erano giunte pessime notizie in ottica pensioni per i lavoratori con stipendi inferiori ai mille euro mensili.
S.L.