Arrestato Igor il russo, ora il killer di Budrio accetta l’estradizione

(Websource/Archivio)

Nei giorni scorsi è stato arrestato il latitante Norbert Feher, il trentaseienne serbo meglio conosciuto come “Igor il Russo”, accusato dell’uccisione di sei persone tra la Spagna e l’Italia.
Oggi, di fronte alle domande del giudice spagnolo Carmen Lamela, ha accettato l’estradizione in Italia non opponendosi al mandato di arresto europeo, per essere processato per gli omicidi commessi ad aprile tra Bolognese e Ferrarese.
La consegna avverrà però solo a seguito del processo per i tre omicidi presumibilmente commessi negli ultimi giorni in Spagna.
Il serbo, nell’interrogatorio avvenuto nel tribunale di Alcaniz, nella provincia di Teruel, dove stati commessi gli omicidi, ha affermato di essere in Spagna da settembre. Da allora ad oggi Igor ha inoltre dichiarato di non aver lavorato.
Gli investigatori ritengono possibile che nell’ultimo mese l’uomo si sia trovato tra Valencia e la zona dell’Aragona, dov’è stato arrestato. In quest’area sono stati segnalati diversi furti di prodotti alimentari in casolari agricoli e il responsabile potrebbe essere lo stesso Feher.

Le forze dell’ordine spagnole collaboreranno ora con i carabinieri nel prosieguo delle indagini.
L’arresto del latitante è avvenuto nella notte tra il 14 e 15 di dicembre poiché Feher era uscito di strada con un pick-up che aveva appena rubato ed è svenuto.
L’arresto è avvenuto in Aragona, nel comune di Cantavieja alcune ore dopo l’assassinio  a El Ventorillo di un allevatore e di due agenti della Guardia Civil che stavano indagando su alcune rapine commesse nei giorni precedenti. Trovandosi di fronte i due agenti, Igor ha fatto fuoco, esattamente come era avvenuto nel nostro Paese lo scorso aprile.

Nei giorni scorsi, Maria Sirica, vedova di Davide Fabbri, una delle vittime di Igor il Russo, ha utilizzato con gli intervistatori del Resto del Carlino parole molto dure nei confronti del serbo.
Contattato dall’Ansa, Luigi Scrima, ex compagno di carcere in Italia di Feher, ha dichiarato: “Preoccupato di che? Ho fatto tutto quello che potevo per aiutare gli inquirenti”.
Seguendo le tracce fornite da Scrima, gli investigatori sono infatti arrivati in Spagna. Non sono chiari ad ogni modo i collegamenti con il serbo. “Non voglio saperne nulla”, ha concluso Scrima.
Il materiale informatico sequestrato al momento dell’arresto fornirà inoltre nuovi elementi alle indagini.
Si indaga sul periodo temporale e sulla modalità con la quale Igor sia giunto in Spagna. Solo una lontana ipotesi quella che abbia viaggiato su un pullman per pellegrini.
BC