
Martina Colombari parla a dagospia della sua vita, affrontando i temi più disparati: dal rapporto con Alessandro Costacurta, suo storico partner, all’educazione del figlio Achille, fino anche a qualche episodio controverso vissuto in passato: “Siamo sposati da 13 anni ma stiamo insieme da 22, il nostro amore è molto forte ed attraversa anche dei momenti impegnativi ed impetuosi, come dovrebbe accadere in ogni buona relazione. Alessandro dice che Billy deve imparare a sbattere la faccia adesso e non a 18-20 anni perché sarebbe peggio in tal caso. Io sono una madre rompiscatole, lo controllo e lo sorveglio. Lui è più ‘austroungarico’, a volte nemmeno capisci quando scherza. Io ho 42 anni e mi tengo in forma con una dieta sana e tanto movimento fisico, anche se in passato qualcuno sui social diceva che fossi anoressica. E proprio questo è il problema ai tempi di Facebook: dare voce a tutti senza verificare la veridicità di ciò che si dice è un bel guaio”.
Martina Colombari a ruota libera
La bella Martina Colombari dice che il suo splendido aspetto è stato un problema a volte: “Mi prendevano per la bionda stupida, alle cene di lavoro non mi rivolgevano mai la parola ed io ci stavo male. Adesso per fortuna non è più così. Se sono gelosa? Si, tanto. Ed anche se sono sposata, ho ricevuto delle avances. Penso che al mio Billy sia capitato lo stesso, anche se non ne parliamo. Sugli abusi denunciati da alcune attrici anche a distanza di anni non mi sento di condannarle, dico questo perché per chi ha vissuto certe cose non è semplice parlare. anche io mi sono trovata nella loro stessa situazione, ma sono stata brava ogni volta a farla finire lì. Io a Sanremo? L’ho letto sui giornali, sarebbe bello ma ci vorrebbero tante energie”.
“La politica è inefficace”
A letto con Costacurta come va? “Sempre alla grande, anche se ora non facciamo più le capriole. Non mi sbuccio più le ginocchia come quando lo facevamo sulla moquette…adesso abbiamo il parquet. Politica? Non ne capisco niente, mi piacciono le barzellette di Berlusconi e come parla con chiarezza Renzi, ma penso che faccio più io il bene delle persone con la mia beneficenza che lo Stato per i terremotati o per il fatto che non riesce ad impedire stupri nei luoghi pubblici. Nostro figlio gioca a basket perché non ce la faceva più di sentire se vorrà seguire le orme del padre o della madre. Vuole lavorare nel mondo dell’economia”.
S.L.