
“Lo ius soli è definitamente naufragato. Colpito e affondato. Morto e sepolto”, così nei giorni scorsi Roberto Calderoli annunciava la mancanza di numero legale sullo ius soli, che ha di fatto naufragato la legge, almeno in questa legislatura. Il senatore leghista aveva proseguito: “Per me è una grande vittoria, perché sono stato io in questi due anni e mezzo, con le mie decine di migliaia di emendamenti, a bloccare in commissione e poi in Aula questa assurda e inutile proposta di legge che serviva solo a regalare un milione di nuovi voti al Pd”.
Tra gli assenti in aula anche 29 senatori del Partito democratico, tra cui Stefano Esposito, peraltro non nuovo ad accendere micce polemiche, che ha sostenuto: “Io dopo aver fatto i conti e visto che non ci sarebbe stato mi sono andato a prendere l’aereo. Come dico da settimane al Senato i voti per lo Ius Soli non ci sono. Non basta il Pd purtroppo”. Le sue parole hanno scatenato il putiferio nel suo stesso partito. Francesca Barracciu, attuale segretaria regionale del Pd in Sardegna, gli ha replicato in maniera seccata. “Sappiamo che se voi 29 del Pd sareste stati (sic!) presenti non sarebbe cambiato nulla. Ma tua assenza e quella degli altri 28 è comunque inaccettabile trattandosi di una legge che, per suo significato politico, imponeva presenza militare senatori Pd. Tutti, senza se e ma!”.
Polemiche anche dalla base, con un militante che gli ricorda: “Ci sono momenti in cui è importante esserci anche per perdere, per renderci orgogliosi di avervi votato e magari per farci tornare la voglia di farlo ancora”. Ma Stefano Esposito non cede sulle proprie ragioni e controbatte: “Io invece ho preferito tornare dai miei figli 5 ore prima visto che non serviva a nulla star lì a vedere festeggiare Calderoli. Almeno i miei figli mi hanno reso il pomeriggio meno amaro”. Quindi per non essere da meno della Barracciu si lascia andare a uno strafalcione grammaticale ancora più grave: “La differenza la fa il risultato non la presenza per compiacere la coscienza. Non amo, non pratico e non accarezzo l’ipocrisia di certa sinistra che hai fatti preferisce la forma”.
GM