Silvio Berlusconi lancia il reddito di dignità: “Mille euro per tutti”

Silvio Berlusconi
(ELIANO IMPERATO/AFP/Getty Images)

Prosegue il tour de force di Silvio Berlusconi in campagna elettorale e ieri l’ex premier è intervenuto a Radio 101, lanciando una proposta che ha definito una “misura drastica sul modello della proposta di Milton Friedman. Lui la chiamava ‘imposta negativa sul reddito’, io lo chiamo Reddito di dignità”. Queste le parole del leader di Forza Italia, in crescita nei sondaggi: “Chi si trova sotto una certa soglia di reddito, potrebbe essere di 1000 euro al mese da aumentare di un tot per ciascun figlio a carico, non solo bisognerebbe non pagasse le tasse, ma lo Stato dovrà versare a lui la somma necessaria per arrivare ai livelli di dignità garantita da Istat. Una somma che può variare, a seconda della zona del Paese in cui la persona vive”.

“Purtroppo ci sono in Italia 4.750.000 persone che vivono nella povertà più assoluta. Sono aumentate del 65% in dieci anni. È inaccettabile in un Paese europeo”, rileva Silvio Berlusconi, secondo il quale “nessuno può vivere bene, anche chi è agiato, sapendo che intorno a noi ci sono milioni di italiani che devono dipendere dalla assistenza pubblica o dalla carità privata e non hanno accesso alle cure mediche”. Per uscire dallo stallo, esisterebbe “un solo modo strutturale: far ripartire la crescita attraverso una politica di tagli fiscali, di infrastrutture e di riorganizzazione della macchina dello Stato. Tuttavia, per questo ci vuole tempo e dobbiamo affrontare un dramma immediato. Occorrono misure di emergenza per persone che hanno bisogno oggi di vivere”.

Silvio Berlusconi, inoltre, propone l’aumento a “mille euro al mese per le pensioni minime” e ribadisce la necessità di dare “attenzione alle nostre mamme, che hanno diritto di trascorrere una vecchiaia serena”. Grande attenzione infine anche ai giovani: “Totale sgravio fiscale per le aziende che assumono i giovani con contratto di apprendistato o di primo impiego per tre anni”. Per l’ex premier, per le aziende deve essere “molto conveniente assumere un giovane”.

 

GM