Iran, proteste contro il governo. Gravissimo il bilancio

Iran
Proteste in Iran (STR/AFP/Getty Images)

La situazione è di altissima tensione in Iran, dove le proteste antigovernative sono state represse violentemente nel sangue: si parla di almeno dodici morti. Secondo la Tv di Stato, nella notte sono state uccise dieci persone, mentre ieri il vice capo della sicurezza del governatore della provincia Habibollah Khojastepour aveva annunciato la morte di due dimostranti. Le proteste mettono in evidenza la corruzione del regime e il carovita. Diversi gli agenti feriti, oltre 400 le persone già arrestate. Spiega la tv di Stato iraniana: “Manifestanti armati hanno cercato di assaltare alcune stazioni di polizia e basi militari, ma si sono trovati davanti una seria resistenza da parte delle forze di sicurezza”. Presi di mira anche luoghi di culto.

Il presidente iraniano Rohani ha minimizzato sulle proteste, definendole “niente”, poi ha fatto un’apertura: “Le critiche e le proteste sono un’opportunità, non una minaccia”. Quindi ha sottolineato: “La nazione stessa risponderà a rivoltosi e delinquenti. La nostra nazione affronterà questa minoranza che urla slogan contro la legge e insulta la santità ed i valori della rivoluzione”. Arrivano poi parole dure contro il presidente Usa Donald Trump, che “non ha il diritto di simpatizzare con il popolo iraniano. L’uomo negli Stati Uniti che oggi vuole simpatizzare con il nostro popolo, ha dimenticato che pochi mesi fa ha definito la nazione iraniana terrorista. Questa persona, che è contraria alla nazione iraniana dalla punta dei piedi alla cima dei capelli, non ha il diritto di simpatizzare con il popolo iraniano”.

E ha insistito: “La persona che lavora ogni giorni contro la nazione iraniana non può simpatizzare con la nazione iraniana. E anche quel paio di nazioni arabe della regione che in questi anni hanno lavorato contro la nazione iraniana non possono essere comprensivi con la nazione iraniana”. Due i tweet di Trump su quanto sta accadendo: “L’Iran sta fallendo ad ogni livello malgrado il terribile accordo fatto con l’amministrazione Obama. Il grande popolo iraniano è stato represso per tanti anni. Sono affamati di cibo e libertà. Assieme ai diritti umani la ricchezza dell’ Iran viene saccheggiata. È tempo di cambiare!”, ha scritto prima, poi ancora: “La gente finalmente ha capito che i loro soldi e il loro benessere viene sperperato per il terrorismo. Sembra che gli iraniani non ne possano più. Gli Usa vigilano su eventuali violazioni dei diritti umani”.

 

GM