
16 miliardi di euro, è questa la cifra che l’erario ha restituito agli italiani quest’anno. In particolare nell’anno che si è appena concluso ci sono stati 1,3 miliardi di euro di rimborsi Ires erogati a 11mila aziende, oltre 1 miliardo di euro di rimborsi di imposte dirette derivanti dalla deducibilità Irap e circa 12 miliardi di euro di rimborsi Iva destinati a 68 mila imprese, artigiani e professionisti. Solitamente i rimborsi erano piuttosto lenti e farraginosi, ma da ieri in merito c’è una novità importante e positiva per chi aspetta quei soldi. Infatti il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini ha messo a punto un provvedimento volto a ridurre il pagamento dei rimborsi Iva che saranno accreditati direttamente dal Fisco senza l’utilizzo di intermediari locali. L’Agenzia delle Entrate fa sapere inoltre che
Per chi ha la Partita Iva però le buone notizie finiscono qui e anzi, come spesso accade, dietro ad una novità positiva è subito pronta ad arrivare una decisamente negativa. A partire dal 1° gennaio 2019 (ci sarà quindi ancora un anno per abituarsi all’idea e organizzarsi) sarà esteso l’obbligo di fatturazione elettronica a tutte le transazioni tra privati. Duro sulla questione il presidente dei Commercialisti, Massimo Miani: “L’iniziativa può mandare in tilt il sistema. E’ assurda un’estensione generalizzata di tale obbligo indistintamente a tutti i 4 milioni e oltre di partite Iva in un unico d-day, individuato nel capodanno 2019, che già lascia presagire scene di isteria collettiva o diffusi stati d’ansia da trasmissione telematica”.
F.B.