Grande commozione al funerale di Carla, la sfollata morta nel sonno

(Wesource/Archivio)

Una grande commozione  ha accompagnato il funerale della giovane Carla Cellocco, la ragazza di 22 anni morta nel sonno a causa di una malattia grave, dopo essere sopravvissuta al terremoto che ha distrutto Muccia. La storia di questa giovane ha commosso tutta la comunità marchigiana e l’intero Paese: dopo aver patito insieme ai familiari e agli altri abitanti del paese in provincia di Macerata i disagi causati dal sisma  si era trasferita con la famiglia a Pian di Giove appena 15 giorni fa. Quel trasferimento che rappresentava per tutti un’opportunità per ricostruire la vita nella comunità, si è tramutato nuovamente in un’occasione in cui riversare il proprio dolore per una scomparsa prematura.

Il dolore, però, non deve sopraffare la comunità ed è proprio questo il messaggio che ha voluto condividere il parroco Don Gianni Fabrizzi, ricordando a tutti Carla come una ragazza sempre sorridente e pronta ad affrontare le avversità con ottimismo ed aggiungendo: “Dobbiamo imparare dalla serenità e dalla forza di Carla, dalla sua felicità che trovava nelle piccole cose, a vivere la vita con la contentezza, come faceva lei”. Davvero toccanti le parole di due amiche della ragazza: “Ci piace pensare che sei andata in un posto bellissimo, dove non ci sono più dolore e problemi e che ci guardi dall’alto su di una soffice nuvola rosa, il tuo colore preferito. Tu Carla per noi sei stata un esempio, chi ti ha conosciuta lo sa che trasmettevi forza e felicità”.

Queste parole e quel messaggio sembra che siano condivise da tutti i mucciani, le scosse che hanno distrutto il paese, infatti, non hanno piegato il senso di appartenenza degli abitanti di Muccia, al funerale di Carla era presente l’intero paese e anche se le mura della Chiesa non erano quelle storiche, lo spirito del paese era il medesimo.

F.S.