
Si stanno cercando di delineare i contorni del mistero riguardante la morte di Enrico Maccari, scomparso dalla sera del 26 dicembre scorso, il cui corpo è stato trovato in un appartamento in zona viale Monza a Milano, nel pomeriggio di ieri. Uno dei figli, residente a Ferrara, ha denunciato la scomparsa a Varese e avrebbe anche contattato un investigatore privato. La squadra mobile di Varese ha visionato l’autovettura. La macchina dell’uomo, infatti, è stata rinvenuta a Milano, esattamente quattro giorni dopo la scomparsa, ovvero il 29 dicembre all’angolo tra viale Monza e via Pozzi.
A porre l’attenzione sul caso di Enrico Maccari era stato il figlio Fabio: “Papà non se n’è andato volontariamente. Non aveva alcun motivo per farlo e mai aveva dato segnali in quella direzione”, aveva spiegato, non credendo all’ipotesi che il genitore si fosse allontanato di casa di propria volontà per poi non tornare più. L’uomo era residente a Giubiasco, frazione di Bellinzona città che si trova nel cantone italiano della Svizzera. Da poco aveva intrapreso anche una nuova relazione.
Nel frattempo, sulla vicenda emergono delle novità: sembra infatti che l’abitazione in cui è stato rinvenuto Enrico Maccari fosse a disposizione di un transessuale, che ne pagava l’affitto. Dopo quanto accaduto, però, l’uomo – forse spaventato dalle conseguenze – avrebbe fatto perdere le sue tracce. Resta da chiarire se il manager deceduto si sarebbe potuto salvare se vi fosse stato un intervento tempestivo.
GM