
Il caso Weinstein ha portato alla luce una rete di molestie sistematiche che era conosciuto da molti all’interno di Hollywood ma che nessuno aveva avuto il coraggio di denunciare. Il movimento derivante dalle denunce nel jet set, inoltre, ha raggiunto una popolarità mondiale permettendo di smascherare altri abusi su posti di lavoro, compresi alcuni nel parlamento europeo. Sull’onda dell’entusiasmo per questo movimento di denuncia che dovrebbe portare ad un miglioramento delle condizioni lavorative delle donne, la rivista People ha dedicato la copertina a quelle donne che con le loro denunce hanno ottenuto grandi risultati, attribuendo a loro ed alle donne che rappresentano il titolo di ‘Person of the Year’.
In questo 2018 c’è stato un passo indietro in questo senso, tutto è cominciato quando Catherine Denueve, icona del mondo dello spettacolo francese, si è fatta portavoce di un gruppo di donne che vorrebbero gli uomini liberi di importunarle. La lettera in cui la Denueve afferma che gli uomini sono liberi di fare avance anche spinte e che molte donne le apprezzano perché indica il loro gradimento è stata pubblicata sul ‘Le Monde’ ed ha generato un’aspra polemica da parte di quelle donne che invece sostengono fermamente il movimento di denuncia ‘#Metoo’.
A dare manforte alle esternazione della Denueve ci ha pensato un’altra icona del mondo dello spettacolo francese, l’attrice e icona sexy degli anni ’60, Brigitte Bardot. Intervistata da ‘Paris Match’, la Bardot ha ricordato di aver ricevuto molte attenzioni nel corso della sua carriera ma che queste non sono mai sfociate in molestie, quindi ha aggiunto: “Trovavo affascinante che mi dicessero che ero bella o che avevo un bel sederino… questo tipo di complimenti sono piacevoli”. Poi, parlando delle attrici d’oggi, dice che molte ragazze sono solite fare le “Civette” con registi e produttori per ottenere le parti, ma “poi vengono a raccontare di essere state molestate…in realtà piuttosto che giovargli, tutto questo finisce per nuocere loro”.
F.S.