Crisi di governo, secondo incontro di consultazioni al Quirinale. Le idee di Giorgia Meloni, Nicola Zingaretti e Silvio Berlusconi
Stamattina alle ore 10 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha avviato il secondo giorno di consultazioni al Quirinale. Ha inziato prima Fratelli d’Italia con a capo Giorgia Meloni, poi la delegazione del Pd guidata dal segretario Nicola Zingaretti. Infine al gruppo di Forza Italia con Silvio Berlusconi. Intanto mancano le consultazioni di Lega e Movimento 5 Stelle. Proprio quest’ultimi sono al centro di una forte discussione. Fuori dal Quirinale, si sono riuniti un gruppo di oppositori alla vociferata alleanza con il Pd. Il M5S si difende con una nota che dice: “La posizione che assumerà il partito Movimento 5 Stelle, sarà ufficialmente comunicato soltanto dopo le consultazioni”.
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Consultazioni Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni
Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia è ferma nella sua posizione, vuole tornare al voto: “L’atto più rispettoso per quest’Italia è tornare alle elezioni, è negli interessi del popolo e della Costituzione”. Poi aggiunge: “Se Mattarella decidesse di seguire la strada di un incarico esplorativo per formare un nuovo governo, dovrebbe affidarlo a un esponente di centrodestra per rispettare la volontà popolare”. Fuori dal Quirinale Meloni dice ai cronisti: “Trovo oscena l’ipotesi di un governo M5s-Pd perché cambierebbe diametralmente le politiche su migranti, fisco, Ue”.
Consultazioni Pd, Nicola Zingaretti
Dopo Fratelli d’Italia è stata la volta della delegazione del Pd. Al termine del colloquio Zingaretti ha dichiarato: “Abbiamo espresso a Mattarella la massima disponibilità a verificare la possibilità di una diversa maggioranza e l’avvio di una fase politica nuova nel segno della discontinuità politica e programmatica”. Sull’alleanza dice: “Siamo distanti dal M5s, ma è utile provare con un governo di svolta”. Poi conclude: “Non vogliamo improvvisare niente, ma creare qualcosa di valido e solido alternativo ai partiti di destra. Se non dovessero esistere queste condizioni, tutte da verificare allo stato attuale, lo sbocco naturale della crisi sono nuove elezioni alle quali il Pd è pronto”.
Consultazioni Forza Italia, Silvio Berlusconi e la crisi di governo
Concluso il colloquio con Mattarella, Berlusconi si è detto preoccupazione per la crisi di governo, aperta in un momento delicato della nostra nazione. Berlusconi ha detto: “Un governo non può nascere in laboratorio né può funzionare sulla base di un contratto. Ritengo “pericoloso” un governo sbilanciato a sinistra che potrebbe “imporre una patrimoniale”. Silvio da un ultimatum: “O si forma un governo di centrodestra o si torna al voto”.