Claudia Nainggolan e la malattia: “Il periodo più brutto della mia vita”

Claudia Nainggolan racconta la sua lotta col cancro. Dopo l’annuncio dello scorso 11 luglio, la moglie del noto calciatore si mostra sui social senza capelli. 

Claudia Nianggolan lotta e si racconta. Dopo l’annuncio della malattia dello scorso 11 luglio, adesso la moglie del centrocampista del Cagliari si è mostrata senza capelli e continua a parlare della sua lotta contro un cancro. “Una foto in bianco e nero per raccontare la mia storia, fermare tutto e subito per ricordare un momento in particolare, il periodo più brutto della mia Vita”, scrive la 36enne sarda.

Claudia Nainggolan racconta la malattia

Lo scorso 4 settembre invece scriveva: “Di solito la frase più frequente è “Niente paura, i capelli poi ricrescono!” molto spesso si pensa di dare sollievo, senza pensare all’impatto traumatico che esso comporta… oggi, dopo 10 giorni dalla loro iniziale caduta, ho deciso di dare un taglio affidandomi ad una grande amica che mi ha consigliata, per evitare di fare di testa mia ♥️ fa male, fa tanto male.. ma noi donne siamo più forti di tutto 🎀 grazie amore”. 

L’annuncio choc risale invece in piena estate, con una notizia che sconvolse il mondo del calcio e non solo: “E’ da 1 mese che mi sveglio la mattina sperando si tratti solo di un incubo… è da 1 mese che mi sveglio la mattina e realizzo di vivere dentro ad un incubo. Ho sperato che questa giornata arrivasse il più tardi possibile ma non è stato cosi.. le giornate sono volate e con loro anche la mia allegria.. da oggi inizierò un nuovo percorso della mia vita.. la CHEMIOTERAPIA.

E chi lo avrebbe mai detto che Claudia per una volta nella vita avrebbe avuto PAURA di iniziare una nuova giornata.. paura è dire poco.. che dire, dopo secchiate di lacrime versate, è ora di andare a combattere questa brutta bestia. Ringrazio con tutto il cuore la famiglia e gli amici che mi hanno aiutata a vivere al meglio questo mese di relax dandomi tutta la forza e la positività necessaria ad affrontare tutto… ma soprattutto hanno saputo gestire ogni mio malumore (con un alto livello di sopportazione) IN BOCCA AL LUPO A ME E A TUTTE LE PERSONE CHE STANNO VIVENDO IL MIO STESSO INCUBO.. “. 

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