Stati Uniti: violentata da un compagno e costretta lo stesso and andare a scuola con lui. Alla fine il ragazzo è stato espulso.
Stati Uniti: violentata da un compagno, per tutto un ano scolastico ha dovuto andare comunque con lui la scuola. Succede a Niagara, stato di New York al confine con il Canada. Taylor aveva subito violenza da un ragazzo che andava con lei al liceo. Ma nonostante un ordine restrittivo che gli proibiva di avvicinarsi a casa o al lavoro, ha dovuto condividere le aule con lui.
Il provvedimento del tribunale infatti non si applicava alla Niagara Wheatfield High School. Così lo studente violentatore, famoso giocatore locale di lacrosse, aspettando il processo poteva tranquillamente andare a scuola. E incrociarla praticamente ovunque. Un caso che ha scatenato un dibattito andato avanti per mesi.
Taylor si è diplomata giugno e alla fine il suo violentatore è stato espulso dalla scuola. Ma le domande sul caso csono rimaste aperte anche adesso che l’anno scolastico è ricominciato. Intanto però il preside della Niagara Wheatfield High School, messo in congedo amministrativo a giugno per come aveva gestito il caso, si è dimesso ufficialmente tre giorhi fa.
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Stati Uniti: violentata da un compagno, come funziona la legge
Negli Stati Uniti le università hanno adottato procedure precise per gestire gli abusi sessuali tra gli studenti. Ma queste regole sono state criticate dai sostenitori delle vittime come da coloro che credono che i diritti degli accusati. Cosa succede però nei licei statali e privati, mondi a parte rispetto agli Atenei?
Esiste una legge federale che impedisce la discriminazione sessuale nell’istruzione. E la legge dello Stato di New York impone alle scuole di creare politiche per la gestione della cattiva condotta e dell’aggressione sessuale. Accanto a questo devono aprire indagini da completare in tempi brevi dopo la denuncia di incidenti.
Gli ultimi dati confermano che il 7,4% degli studenti delle scuole superiori ha dichiarato di essere “stato costretto fisicamente ad avere rapporti sessuali quando non lo voleva”. La maggioranza di loro erano ragazze, ma c’era anche una percentuale di maschi. Però esiste sempre la presunzione di innocenza e per questo il ragazzo era libero di frequentare ancora quella scuola.
Alla fine lui si è dichiarato colpevole di stupro di terzo grado a maggio. Ma gli è stato permesso di rimanere a scuola e che avrebbe potuto frequentare il ballo di fine corso e la cerimonia dei diplomi. Alla fine dietro alle pressioni della famiglia e dell’opinione pubbòlica, il provedimento di espulsione. Solo adesso Taylor si sta riprendendo la sua vita. Aveva in programma di arruolarsi nell’Aeronautica dopo essersi diplomata, per ora ha preso tempo per sè.