Dichiarazioni pesanti quelle dell’ex capo dei servizi segreti francese. L’uomo ha affermato: “Francia pagherà col sangue la codardia dei suoi politici”
Continua la lotta francese contro gli attacchi jihadisti. Proprio a riguardo, nelle ultime ore si è espresso l’ex capo dei servizi segreti francesi, che sferra un duro attacco nei confronti dei politici del paese transalpino.
Si è partiti con il primo attacco, del 2015, contro la sede del noto giornale satirico Charlie Hebdo e del Bataclan, per arrivare all’ultimo attacco del 3 ottobre contro la Prefettura di Parigi. Tutti e tre gli attacchi hanno lo stesso mandante, ed è stata confermata la matrice islamica delgi attacchi.
L’attacco del 3 ottobre, diede come risultato la morte di quattro persone oltre all’attentatore. Proprio per questo ultimo attacco le indagini sono ancora incorso, ma va sempre più a raffozzarsi la matrice islamica dell’attacco.
Così dopo i vari attacchi al suo paesse, nelle ultime ore ha rilasciato un’ intervista Alain Marsaud, ex capo dei servizi segreti francesi. Per Marsaud, non ci sono dubbi, la Francia pagherà con il sangue la “profonda codardia” dei suoi politici davanti ad una “piaga come l’islamismo”.
Francia, Alain Marsaud denuncia mancanza di coraggio ed errori
Per Alain Marsaud a capo degli errori, ci sarebbero propri i volti noti della politica francese, visto che sono sempre più impegnati a fare propaganda politica, più che pensare ai veri problemi della società.
L’ex capo dei servizi segreti ha affermato: “Dobbiamo abituarci a soffrire. Vi posso assicurare che le generazioni venture saranno costrette ad una vera sofferenza. Ed è orribile dover dire una cosa del genere nel 2019“.
Ma questo è stato solo l’inizio dell’amaro sfogo di Marsaud, che ha continuato: “All’inizio si manifestava una certa cautela che col tempo si è trasformata, oserei dire, in ingenuità, e si ha l’impressione che col tempo si sia venuta a creare una certa viltà di fondo, in particolare da parte dei politici” – ha poi spiegato – “non sono necessarie riforme, ma soltanto un po’ di coraggio e disegnare dei contorni certi al nemico. Se non ci si decide ad indicarlo con univocità, ci sono poche chance di vincere“.
Alain Marsaud ha poi concluso il suo sfogo dichiarando: “Non abbiamo più il coraggio di parlare dell’islamismo, si ha paura di farlo perché, si dice, non bisogna mettere delle etichette. L’Islam, bisogna dirlo, è prima di tutto una religione di conquista. Si parla dell’inculcare una religione con la conquista e, in primo luogo, con la conquista delle menti.” – Infine ha assserito -“E’ ora di guardare la realtà negli occhi. Ho l’impressione che i nostri politici siano all’oscuro di tutto, che non siano al corrente di quello che succede nel mondo e che non possano reagire in alcun modo“.
Diffusione del fondamentalismo islamico
Nelle ultime ore, sempre nel paese transalpino si sta parlando della diffusione del fondamentalismo islamico nella nazione. Infatti secondo gli ultimi resoconti, è sempre più diffuso il salafismo, il ramo più radicale del sunnismo. Nonostante questa continua diffusione, in Francia la si vede ancora come un movimento fondamentalista islamico “indefinito”, quasi “marginale”, sottovalutando così la gravità della situazione.
Sempre per Alain Marsaud, a breve si richierà anche una guerra civile, visto che nel 2022 almeno 254 detenuti, dichiarati colpevoli per terrorismo, saranno messi nuovamente in libertà. Insomma la Francia ed i suoi cittadini tremano solamente al pensiero. Mentre i politici transalpini, però, continuano a vivere in una bolla di sapone, sottovalutando i pericoli del radicato fondamentalismo islamico nel paese.
L.P.
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