Jeremy Rifkin prevede la fine dei combustibili fossili e del nucleare

L’economista e saggista Jeremy Rifkin prevede la fine dei combustibili fossili e del nucleare: le sue parole durante delle presentazioni in Francia.

(ERIC PIERMONT/AFP via Getty Images)

Secondo l’economista e saggista americano Jeremy Rifkin, la civiltà alimentata dai fossili crollerà entro il 2028 per essere sostituita da una nuova economia basata su energia solare, eolica, digitale e priva di nucleare. Lo afferma in occasione della pubblicazione in francese del suo ultimo libro “The New Green Global Deal”. La notizia viene riportata da BFMTV.

Cosa ha detto Jeremy Rifkin in Europa in questi giorni

L’economista statunitense, che ha fornito consulenza ai funzionari europei e ai leader cinesi, afferma che ciò si basa sul costo di queste energie: “Il solare e l’eolico stanno diventando così economici che il loro costo medio è ora inferiore a quello dell’energia nucleare, petrolio, carbone o gas naturale”. Prevede persino che questo spostamento avverrà già nel 2028. Insiste il saggista: “Questo è un importante punto di svolta e stiamo iniziando a vedere miliardi di dollari di risorse persi nel complesso globale dei combustibili fossili”.

Per lui, il mercato agisce come “una forza potente” in questa evoluzione. In sostanza, evidenzia, già molti investimenti vengono fatti altrove. Parla di 11 miliardi di dollari di mancati investimenti sui combustibili fossili. Jeremy Rifkin è convinto dell’avvento di una nuova forma di capitalismo. Questo perché è “la natura dell’infrastruttura che determina la natura del sistema economico”. Per lui, il mondo futuro potrebbe essere basato su tre principali tipi di infrastrutture, che riuniscono le popolazioni locali e globali in quella che lui chiama “glocalizzazione”.

Perché sparirà il nucleare?

Se ad affossare i combustibili fossili saranno le energie alternative, diverso il discorso per il nucleare. Questo – spiega Rifkin – viene condannato dal suo prezzo. Chiarisce infatti: “Costruire una nuova centrale è del tutto assurdo”. Il costo di solare ed eolico per megawatt varia da un quinto a un terzo del costo del nucleare. L’economista e saggista in Francia è molto noto e diversi politici si rivolgono a lui per consulenze.