Nella giornata di Ognissanti vi portiamo la storia di Caterina Morelli, ragazza scomparsa da febbraio e che porta dietro di se una storia di fede e amore
Nella notte tra il 7 e l’8 febbraio, è venuta a mancare una giovane madre di 37 anni. La donna aveva un marito di nome Jonata, ed era madre di due figli: Giacomo e Gaia.
Il suo nome era Caterina Morelli, abitava a San Casciano, in provincia di Firenze. Negli ultimi mesi prima della sua scomparsa, era impossibilitata ad uscire di casa, a causa di una malattia. Ma nonostante non mettesse mai piede fuori casa, Caterina godeva del supporto di tantissime persone. Ogni giorno, infatti, tra familiari e amici, la donna riceveva qualche parola di supporto, che gli stampavano il suo indimenticabile sorriso sulle labbra.
“Cate”, così la chiamavano gli amici, non godeva solamente del supporto di amici e parenti. Infatti la donna, si faceva forza nell’affrontare la malattia, grazie alla sua inguaribile fede. Solo con la fede Cate è riuscita ad andare avanti, e mentre lottava contro il malanno, era anche in attesa del secondo bambino.
Sapeva bene che il suo male era difficile da sconfiggere, infatti Caterina era un medico all’ospedale Meyer di Firenze. La donna aveva deciso di portare comunque avanti la sua gravidanza, grazie alle migliori cure disponibili.
Caterina Morelli, la fede per combattere il male
Proprio la fede, fu una delle spinte più forti che Caterina ricevette per rimanere in vita. La donna aveva fatto nascere persino un gruppo Whatsapp, con un centinaio di persone che 24 ore su 24 recitavano un Rosario. Il supporto, inoltre, non arrivava solamente dall’Inghileterra, ma anche da Stati Uniti, dalla Georgia, dal Guatemala, anche perchè la donna faceva parte della Fraternità di Comunione e Liberazione.
La malattia non las coraggiò dall’affrontare dei pellegrinaggi a Lourdes e a Medjugorje, anche quando fu costretta a rimanere su una sedia a rotelle a causa della malattia che si portava con sè. Prima di lasciarci, però, Caterina riuscì ad esprimere uno dei suoi ultimi desideri, ossia vedere la Comuinione della sua bambina, Gaia. Nel gennaio del 2018, questo suo sogno si realizzò.
Caterina con gioia affermò: “Il Signore mi ha tenuta qua perché dovevo essere presente alla Comunione e realizzare un altro desiderio per Giacomo“.
Nei suoi ultimi giorni di vita, in tanti la vanno a trovare nella sua casa di San Casciano, con i Sacerdoti che addirittura celebrano la Santa Messa nella sua casa. Ma purtroppo non c’era più niente da fare. E l’8 febbraio si concluse la storia di Caterina, una storia fatta di Fede e Amore, che riuscì a raggiungere anche la bocca del Vaticano.
L.P.
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