Strage di Quargnento: cosa c’è dietro la morte dei 3 pompieri

Strage di Quargnento, ipotesi attentato. Più che una versione sembra però una certezza: lo confermano delle prove schiaccianti. A riferirlo è il procuratore di Alessandria. 

Strage di Quargnento: si tratterebbe di un attentato e non di un incidente. Ad annunciarlo è direttamente Enrico Cieri, procuratore di Alessandria. Secondo questa ricostruzione, infatti, la morte dei tre vigili del fuoco non sarebbe stata casuale ma giunta dopo un atto doloso. “E’ stata un’esplosione voluta e deliberatamente determinata”, ha detto il procuratore. Una persona sarebbe già stata fermata e interrogata.

Strage di Quargnento: ipotesi attentato

A spingere questa versione choc è una prova schiacciante, ossia dei timer sulle bombole del gas per avviare da lontano l’esplosione. Da lì le quattro esplosioni. Il tutto è stato confermato sempre dal procuratore: “E’ una tragedia immane, stiamo lavorando per capire chi e che cosa l’abbia causata. Il ritrovamento del timer e della bombola collegata fanno pensare che si sia trattato di una cosa voluta e deliberatemente determinata. Ci sono state più esplosioni intervallate”.

Le vittime dell’esplosione sono Matteo Gastaldo, Marco Triches e Antonino Candido. I feriti sono invece il caposquadra dei Vigili del fuoco Giuliano Dodero, il vigile Luca Trombetta e il carabiniere Roberto Borlengo. Sono stati tutti trasportati d’urgenza all’ospedale di Alessandria e di Asti e sarebbero fuori pericolo.

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