Ci lascia ad 81 anni il filosofo ed accademico Remo Bodei. Si è spento nella città di Pisa, ed è ricordato per essere sempre presnte al Festivalfilosofia
Si è spento a Pisa all’età di 81 anni, il filosofo ed accademico Remo Bodei. L’intelletuale era professore all’Università di California. Originario di Cagliari, è nato il 3 agosto 1938. Viene ricordato nel panorama culturale per essere l’artefice di una personale ricostruzione storica del contrasto ragione-passioni, analizzandola sotto il piano piano etico-politico.
Remo era uno dei principali conoscitori delle filosofie dell’idealismo classico tedesco e dell’età romantica. Il suo libro più recente si intitola “Dominio e sottomissione. Schiavi, animali, macchine, intelligenza artificiale“.
Lo scorso settembre doveva essere nuovamente protagonista del Festivalfilosofia di Modena, ma gli incontri erano stati cancellati a causa di un suo malore.
Chi era Remo Bodei, la vita e le opere del filosofo
Dopo essere nato e cresciuto a Cagliari, Remo frequenta l’Università di Pisa. Qui Bodei perfezionò la sua preparazione teoretica e storico-filosofica a Tubinga e Friburgo, frequentando le lezioni di Ernst Bloch ed Eugen Fink, a Heidelberg, con Karl Löwith e Dieter Henrich. Infine all’Università di Bochum conseguì il diploma di licenza e il diploma di perfezionamento della Scuola Normale Superiore, dove poi ha insegnato.
Bodei si è sempre interassato a fondo della filosofia classica tedesca e dell’Idealismo. Era un profondo studioso del pensiero utopistico del Novecento. Dava particolare attenzione al marxismo eterodosso di Ernst Bloch e di autori ‘francofortesi’ come Theodor Adorno e Walter Benjamin.
Durante la sua carriera, ha curato la traduzione e l’edizione italiana di testi di Hegel, Karl Rosenkranz, Franz Rosenzweig, Ernst Bloch, Theodor Adorno, Siegfried Kracauer, Michel Foucault.
Le sue opere più famose invece sono: “Piramidi di tempo. Storie e teoria del déjà vu” (il Mulino, 2006); “Gli uomini davanti alla natura selvaggia” (Bompiani, 2008); “La vita delle cose” (Laterza, 2009); “Ira. La passione furente” (il Mulino, 2011); “Immaginare altre vite” (Feltrinelli, 2013); “Generazioni. Età della vita, età delle cose” (Laterza, 2014); “La civetta e la talpa. Sistema ed epoca in Hegel” (il Mulino, 2014); “Ordo amoris. Conflits terrestres et bonheurs célestes” (Les Belles Lettres, 2015). Con Feltrinelli ha pubblicato “Destini personali” (2002) e “La filosofia del Novecento (e oltre)” (2015).
Nel suo ultimo libro, intitolato “Dominio e sottomissione. Schiavi, animali, macchine, Intelligenza Artificiale“, edito Il Mulino, analizza le implicazioni dei prodigiosi sviluppi dei robot e degli apparecchi dotati di Intelligenza Artificiale .
L.P.
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