Elezioni in Spagna, non c’è in realtà nessun vincitore anche se i socialist del PSOE confermano la leadership. Dura trovare un accordo di governo.
Elezioni in Spagna, nessun vincitore in base ai primi exit poll che prefigurano un quadro complesso. Gli oltre 37 milioni di elettori spagnoli erano stati chiamati alle urne per sciogliere una situazione di incertezza. In realtà consegnano alla politica un Paese diviso tra più fazioni. E adesso formare un nuovo governo non sarà semplice.
Al momento infatti non è in vista nessuna maggioranza possibile all’interno del prossimo Parlamento. Il blocco di sinistra, a partire dai socialisti del premier Pedro Sanchez, cala. Il PSOE in realtà rimane il primo partito con circa il 28% dei voti e 122-125 seggi, per la maggioranza sono necessari 176 deputati e il blocco della sinistra potrebbe invece arrivare a 150, massimo 160.
Non meghlio però sta il centrodestra con i Popolari che rimangono il secondo partito ma viaggiano su circa 85 seggi. Ecco perché sono molti gli osservatori politici che già adesso prefigurano come unica soluzione possibile un accordo tra PSOE e Popolari. Sarenne il modo da avere una maggioranza ampia e mandare avanti le riforme. Una coalizione ampia, ‘alla tedesca’, che però in fase di campagna elettorale non è stata mai prevista da nessuno e quindi allo stato delle cose non è ipotizzabile.

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Elezioni in Spagna, la desta di VOX diventa il terzo partito e mette pressione
Elezioni in Spagna, in realtà i risultati più clamorosi arrivano nei partiti di destra. Crollo di
Ciudadanos, che arrivava con 57 deputati e ora ne avrà al massimo 15. Al contrario cresce nettamente VOX, il partito che si rifà al ‘franchismo’ e quindi alla destra radicale. Avevano 24 seggi prima delle votazioni, arriveranno come minimo a 53 con la possibilità di aggiungerne altri 5 o 6 alla fine degli scrutini.
Un segnale chiaro che è stato accolto con favore anche in Italia. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia esulta su Twitter: “Alle elezioni spagnole grande affermazione di @vox_es, alleato di @FratellidItaIia nel gruppo dei Conservatori europei. Sull’unità e sulla sovranità nazionale non si fanno compromessi… in Spagna come in Italia la coerenza paga!”. Stesso tenore nelle dichiarazioni di Matteo Salvini, ospite di La7: “Complimenti a Vox, che ha ottenuto un risultato incredibile. Non è questione di estrema destra, ma di persone che vogliono controllare i confini di Spagna, far entrare chi ha diritto a farlo”.
Toccherà quindi ancora a Pedro Sanchez provare a formare un governo in Spagna? L’impressione è quella anche se conferme ufficiali al momento non ce ne sono. Ma alla luce del netto calo anche di Podemos, passato a 30-32 seggi crontro i 42 dell’aprile scorso, sarà molto complicato.