Chi è Vittorio Boiocchi, storico capo ultrà dell’Inter

Chi è Vittorio Boiocchi, uno dei leader indiscussi nella curva dell’Inter che in passato ha subito una pesante condanna.

Chi è Vittorio Boiocchi, uno dei capi tifosi nella curva interista. Anzi, il capo vero e proprio secondo alcuni. Un nome tornato di moda anche negli ultimi mesi  e che spesso viene accostato a pagine delicate della vita di curva. Negli anni sono cambiate le generazioni e i frequentatori di San Siro. Ma tra gli interisti ci sono sempre due certezze: Baiocchi e Franchino Caravita.

Il nome di Boiocchi, la scorsa primabvera, era stato vitato da un dettagliato articolo deel ‘Corriere della Sera’. Il quotidiano metteva in evidenza le rivalità per il comando materiale della curva interista. Ma anche certi legami molto discussi tra esponenti delle famiglie mafiose palermitane e i capi della Curva Nord.

Nel direttivo della curva nerazzurra a San Siro infatti continuano a comparire sia Franchino Caravita con al figlio Alessandro che il 66enne Vittorio Boiocchi. Su di lui, negli anni ’90, pendeva una condanna a trent’anni di carcere per narcotraffico e rapina. E nella stessa inchiesta erano coinvolti esponenti di noti clan palermitani appartenenti a Cosa Nostra. In quegli anni, come spiega il quotidiano milanese, Boiocchi era legato ad un altro capo dei Boys San, Mario Pisu. “Si vocifera – è scritto – anche di rapporti con i siciliani Calaiò, della Barona, a suo tempo vicini al leader dei Viking Juve Loris Grancini”.

Vittorio Boiocchi capo ultrà Inter
Chi è Vittorio Boiocchi, storico capo ultrà interista (Getty Images)

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Vittorio Boiocchi e Franchino Cavaita, un rapporto confluittuale. O forse no

Vittorio Boiocchi però non è graditissimo a tutti in Curva Nord,  non solo per le sue frequentazioni presunte o reali. Di recente è tornato a che a fare parlare di sè in occasione di Inter-Udinese a metà settembre. la notte successiva alla partita, il leader della curva interista è stato colpito da attacco cardiaco e ricoverato in ospedale. Ma prima pare che sia successo molto altro e su questo indaga la Digos.

Infatti in curva lui e Franchino Caravita si sarebbero affrontati a suon di pugni a calci. Uno scontro che ha fatto pensare all’ennesima faida interna tra tifosi nerazzurrti per il comando della Nord. Caravita, intervistato da ‘Il Giorno’ dopo essere passato in ospedale per abbracciare il suo presunto rivale (con tanto di immagine sui social) ha commentato così: “Il nostro è stato solo uno scontro personale. Non c’è una faida interna, nè una guerra di egemonia per prendersi la curva”.

E ha confermato di aver lasciato già nel 2012, prima che Boiocchi ad inizio 2019 riprendesse il suo posto. Lui continua ad andare in curva perché non saprebbe dove altro seguire l’Inter allo stadio visto che lì ha passato una vita. Ma la rivalità tra loro due esiste? Caravita nega, ma forse il passato di entrambi pesa ancora troppo.