Jane Fonda, il cappotto rosso va oltre la protesta: ed oggi scatta il sesto arresto

Jane Fonda protesta contro il cambiamento climatico, oggi scatta il sesto arresto

Jane Fonda ed il suo cappotto rosso sono destinati a far storia. Quest’oggi la star di Hollywood, come i cinque venerdì precedenti, è salita sulla scalinata di Capitol Hill (sede del Congresso a Washington DC) per continuare la protesta contro il cambiamento climatico. È arrivato quindi il sesto arresto consecutivo con l’accusa di “dimostrazione illegale”.

Jane Fonda

“Sarò in Campidoglio ogni venerdì, pioggia o sole che sia, ispirata e incoraggiata dall’incredibile movimento creato dai nostri giovani. Non posso rimanere ferma e ignorare che i nostri eletti ignorino – o ancora peggio – potenzino – le industrie che stanno distruggendo il nostro pianeta”: aveva detto e così è stato.

Jane Fonda, l’appello: “Basta shopping”

Alla donna non è mai mancato lo stile racchiuso in quel cappotto rosso, comprato da a Neiman Marcus per 500 dollari (in saldo), che va oltre la protesta. Nella protesta del primo novembre aveva parlato del capo così: “Vedete questo cappotto? Avevo bisogno di qualcosa di rosso, sono uscita e ho trovato questo cappotto in saldo. Dopo questo, non comprerò mai più articoli di abbigliamento”. Poi una menzione sulla sua ispiratrice, la giovane Greta Thunberg: “Mi ha anche fatto riflettere molto sul consumismo. Non abbiamo davvero bisogno di continuare a fare shopping. Non dovremmo cercare di acquistare la nostra identità. Non abbiamo bisogno di tutte queste cose, quindi ho scelto di non acquistare più vestiti”.

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