Arresto speciale a Napoli. Un imprenditore è stato fermato al mattino, teneva segregati 43 operai italiani, in un locale angusto senza servizi igienici 
Arresto speciale a Napoli. Un imprenditore di Melito, è stato preso in arresto dai Carabinieri con le pesantissime accuse di sfruttamento del lavoro, sequestro di persona e intermediazione illecita.
Per aggirare tutti i controlli del caso, l’uomo teneva segregati in un locale angusto e privo di servizi igienici, tutti i suoi dipendenti, 43 operai tutti italiani, tenuti rigorosamente in nero. Tra gli operai inoltre era presente una donna incinta e due minorenni. I lavoratori erano impegnati sul luogo per circa sei ore, in un locale che non aveva alcun servizio per i propri dipendenti. La struttura era ben nascosta agli occhi delle autorità e si presenteva dietro ad una porta blindata
Napoli, la scoperta del laboratorio segreto
A scoprire il laboratorio segreto dell’imprenditore, ci hanno pensato i militari. Infatti dopo aver trovato il laboratorio, i militari hannos scoperto che al suo interno si lavoravano pellami per note griffe di moda. Inoltre all’interno della struttare, le forze dell’ordine hanno ritrovato ben 2,5 milioni di euro di attrezzature per lavorare. Quindi i Carabinieri hanno deciso di infliggere sanzioni per 600mila euro.
Colto in flagrante, l’imprenditore non ha potuto fare altro che ammettere le proprie colpe. Ai microfoni, ha affermato: “Ho sbagliato”. Così dopo l’arresto, la procura di Napoli Nord ha chiesto gli arresti domiciliari. Successivamente, la sanzione è stata approvata dal gip della città partenopea.
A dare il via ai controlli nel locale, ci ha pensato un’ispezione che doveva riguardare una mensa, che in realtà non esisteva. Inoltre grazie all’ispezione, le forze dell’ordine hanno scoperto al lavoro altri 14 operai oltre ai 35 presenti, che l’imprenditore non aveva fatto in tempo a nascondere.
L.P.
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