Andiamo alla scoperta di Adonà Mamo. L’artista è un talento nazionale, conosciuto da tutti come il siciliano con la voce da donna
Era salito agli onori della cronaca nel 2017, apparendo nel game show di Amadeus chiamato “Reazione a Catena”, stiamo parlando di Adonà Mamo, il siciliano con la voce da donna.
Adonà sarà uno dei protagonisti del Festival dei Teatri di Pietra, che a partire dal 13 luglio riporterà la lirica nei teatri antichi dell’isola siciliana.
Proprio in merito alla sua esibizione ai Teatri di Pietra, Adonà ha affermato: “Pur essendo un uomo, ho una voce da soprano perché la mia laringe ha una conformazione naturalmente femminile, una qualità che ho scoperto e rivalutato nel 2002 quando acquistai un cd della Callas che aveva come brano d’apertura ‘Vissi d’arte’ ”.
Oltre ad essere un talento, Adonà è anche un talento super versatile, che è riuscito nel suo intento principale, ossia valorizzare la sua voce particolare. Da perfetto sconosciuto, Mamo è passato ad essere un’artista richiesto in vari contesti. Infatti è passato dal musical all’Opera, passando per amate produzioni televisive come Domenica In, Edicola Fiore, Tú sì que vales.
Adonà Mamo e l’amicizia con Fiorello
Siciliano purosangue, Adonà è diventato amico anche di quello che è l’uomo siciliano più conosciuto nel mondo dello spettacolo, parliamo di Rosario Fiorello.
Lo showman siculo notò Adonà proprioa Reazione a Catena. Conoscendo le origini di Mamo, Rosario lo invitò subito ad “Edicola Fiore”, un programma di grande successo che andava in onda sulla piattaforma Sky.
Dopo l’ospitata da Fiorello, la strada per il successo era in discesa. Infatti molti critici lo iniziano a notare per la sua voce impostata a Soprano, unico in Italia. A colpire tutti è il fatto che Adonà non canta in falsetto, e che la sua voce è dovuta alla laringe stretta e profonda.
Adesso Mamo sarà impegnato in prestigiosi spettacoli nei vari teatri della sua Sicilia, dove interpreterà il ruolo del pastorello. In merito a questo ruolo, l’artista ha concluso l’intervista affermando: “Il ruolo del pastorello infatti è affidato di norma a una voce bianca, cioè un giovinetto imberbe, cosa che io, ahimè non sono più, o a un soprano. Io, invece, sono stato scritturato per questo personaggio proprio perché, pur essendo uomo, ho una vocalità femminile: ciò che potrebbe apparire come un limite in realtà è il mio punto di forza“.
L.P.
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