A causa delle proteste e lo sciopero dei lavoratori di Brandizzo e Marene, è a rischio il Black Friday di Amazon. Arriva la denuincia sui carichi di lavoro
E’ la settimana del Black Friday, e per tutti gli amanti dello shopping è una manna dal cielo usufruire di migliaia di sconti su prodotti di ogni genere. Uno dei siti più gettonati, è la catena miliardaria di Jeff Bezos, Amazon. Infatti il leader del e-commerce mondiale, ogni anno, vede il suo picco di utenti proprio nell’ultima settimana di novembre. Ma questa volta è sorto un piccolo problema.
Si sa l’azienda di Seattle offre un servizio impeccabile. Purtroppo però dietro a quel l’eccellente ed unico servizio, che permette addirittura la consegna in un solo giorno, c’è un carico di lavoro esagerato. Infatti spesso i dipendenti dell’azienda si sentono sfruttati, e quasi trattati più come macchine che come esseri umani. Così negli stabilimenti di Brandizzo e Marene, si è scelto proprio il venerdì nero, per infliggere un disservizio alla catena.
Amazon, la protesta a Brandizzo e Marene
Una scelta strategica quella dei lavoratori di Brandizzo (in provincia di Torino) e Marene (in provincia di Cuneo), quella dei giorni precedenti al Black Friday. Infatti in assenza di lavoratori, il sito non può offrire il servizio Prime e ci perderebbe ingenti quantità di denaro, con clienti che con molte probabilità traslocheranno su altri siti.
Così in queste ore gli addetti alla distribuzione merci hanno deciso di incrociare le braccia. Una protesta singolare per i due centri piemontesi, che sono meno importanti solamente a quello di Torrazza Piemonte.
Ovviamente los ciopero è un avvertimento alla catena, nella speranza che vengono diminuiti gli estrenuanti carichi di lavoro. Sarebbe proprio quest ultimo il motivo della protesta, come riferiscono gli esponenti di Uil Trasporti del settore logistica. Inoltre la protesta tende anche a chiedere maggiore sicurezza sul lavoro.
Non è stato ancora preavvisato quando avverrà lo sciopero, quello che è certo è che gli operai terranno le braccia incrociate per ben 16 ore, per un totale di due turni di lavoro, facendo perdere un’importante giornata all’azienda di Bezos. Vedremo quindi cosa succederà, e se Amazon deciderà di prendere provvedimenti nei confronti dei manifestanti, o se lascerà sfogare i propri dipendenti, magari anche riducendo gli ingenti carichi di lavoro.
L.P.
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