Grave episodio sui social del sindaco di Moncalieri, Paolo Montagna. Infatti dopo la mancata chiusura delle scuole, sono arivate diverse minacce su Facebook
Una decisione coraggiosa quella di Paolo Montagna, sindaco di Moncalieri di mantenere le scuole aperte, nonostante le avverse condizioni metereologiche. Eppure la decisione ha scatenato l’ira di tutti gli studenti, che hanno ricoperto la pagina Facebook del sindaco, con insulti di ogni genere.
Dopo i pesanti insulti social, Montagna si è preso 24 ore di tempo, per capire come agire nei confronti dei “leoni da tastiera”. Così il sindaco ha deciso di non deunciare i ragazzi che gli hanno augurato la morte, anzi ha deciso di pubblicare in maniera del tutto anonima, alcuni degli insulti più pesanti che ha ricevuto.
Il sindaco, sa bene che è stata una mossa azzardata la sua, visto che Moncalieri, alle porte di Torino, è uno dei comuni maggiormente colpiti dalle piogge di questo weekend. Inoltre il comune piemontese, in passato il comune è stato anche vittima di alluvioni e allagamenti, l’ultima volta tre anni fa.
Insulti di ogni tipo sono piovuti sulla testa del sindaco, da Da chi lo ha definito “capo della camorra” a chi ha augurato la morte sua e della madre. Anche se non è mancato chi ha tenuto a dissociarsi pubblicamente dagli insulti rivolti a Montagna.
Moncalieri, la risposta del sindaco su Facebook
Dopo aver incassato pesantemente, Paolo Montagna ci ha tenuto a prendersi 24 ore per rispndere.
Così il sindaco ha pubblicato uno screenshot con alcuni dei commenti più gettonati, commentando: “Superata l’emergenza, voglio prendermi lo spazio per rispondere ai ragazzi che sui social hanno commentato la mia scelta di tenere aperte le scuole” – ha poi continuato – “Qualche annetto fa, come voi, ho avuto 16, 17, 18 anni. E mentre facevo tante cazzate, ho avuto la fortuna di incontrare chi, facendo anche fatica, mi instillava il dubbio che si potesse fare in un altro modo. È un dubbio che vi auguro di ascoltare, sempre. Per questo, a chi mi ha consigliato di denunciare chi ha scritto questi commenti, ho spiegato che non è questo il mio compito. Ho spiegato che i ragazzi hanno bisogno di modelli e di esempi, non di lezioni di comportamento“.
Infine il sindaco ha invitato i ragazzi al confronto, affermando: “Come sindaco compio scelte ogni giorno e mi sforzo di fare le scelte che ritengo più giuste, non sulla base del consenso che possono produrre, ma si fondano su quello che ritengo l’interesse di Moncalieri e dei moncalieresi“.
L.P.
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