Tragedia del coronavirus: il medico cinese di 29 anni che ha posticipato il matrimonio per curare i pazienti morto per l’infezione.
Un medico cinese di 29 anni che ha rimandato il suo matrimonio per curare i pazienti affetti da Coronavirus questa settimana è deceduto per l’infezione. Si tratta di una delle persone più giovani a morire a causa della malattia. Lo riportano i media internazionali. Nelle scorse ore, intanto, sono arrivate le prime vittime italiane del virus. Ieri in tarda serata la notizia della prima vittima in Veneto: l’uomo è Adriano Trevisan, 78enne, stamattina un nuovo decesso, una donna in Lombardia.
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La tragica morte di un medico affetto da Coronavirus: la sua scelta coraggiosa
Il dottor Peng Yinhua – che ha lavorato nell’epicentro dell’epidemia – è morto giovedì dopo aver contratto l’infezione mortale mentre trattava i pazienti presso l’Ospedale del distretto Jiangxia di Wuhan. Lo ha riferito l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua, citando l’ufficio sanitario locale. Peng è stato ricoverato il 25 gennaio e trasferito all’ospedale di Wuhan Jinyintan per cure specialistiche, cinque giorni dopo. È morto per il virus, nonostante gli sforzi salvavita dei medici, si legge nel rapporto dei medici.
Il medico delle malattie respiratorie e critiche aveva pianificato di sposarsi durante le vacanze del Capodanno cinese, ma rimandò la cerimonia in modo che potesse essere in prima linea quando l’epidemia si intensificò. Peng “non è mai riuscito a spedire i suoi inviti di nozze, che sono ancora nel suo cassetto dell’ufficio”, ha riferito l’agenzia Xinhua. Con la morte di Peng sono almeno otto le vittime del virus tra i medici cinesi. Tra loro, Li Wenliang, la cui morte all’inizio di questo mese ha provocato una protesta pubblica e messaggi anti-governativi sui social media. Liu Zhiming, direttore del Wuchang Hospital di Wuhan, è morto a inizio settimana. Più di 1.700 operatori sanitari in Cina sono stati infettati, principalmente nella provincia centrale di Hubei, dove si trova Wuhan. Sale intanto il numero di contagiati, quasi 80mila e di vittime: si avvicina quota 2.500 morti.