Iole Siena, il mondo dell’arte dopo il Coronavirus

Il mondo dell’arte dopo il Coronavirus, parla Iole Siena, presidente e amministratore unico di Arthemisia, specialista nel settore, ospite a #Italiacheresiste.

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Specialista nel settore dell’arte, Iole Siena, presidente e amministratore unico di Arthemisia, un’azienda leader nella produzione, organizzazione e allestimento di mostre d’arte a livello nazionale, è tra i protagonisti di una puntata di #Italiacheresiste su Rai3. L’imprenditrice dell’arte attraverserà virtualmente i corridoi deserti di Palazzo Bonaparte,  in piazza Venezia, a Roma. Come purtroppo noto, il mondo dell’arte e dello spettacolo stanno soffrendo e non poco il Coronavirus.

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Come cambia l’arte dopo il Coronavirus: Iole Siena e le problematiche del settore

Anche nella fase 2, infatti, c’è molta confusione per quanto concerne le modalità di riapertura di musei, teatri e cinema, ad esempio. Molti luoghi d’arte hanno difficoltà ad aprire rispettando quelle che sono le attuali norme di distanziamento sociale. Tra gli altri ospiti del programma condotto da Domenico Iannacone, un giovane architetto che dopo il lockdown rivedrà la nonna centenaria, ma vedremo anche un gruppo di bambini che si incontra in un parco per giocare insieme. Un momento, questo, a lungo atteso. Infatti a lungo si è discusso dei bambini e dei loro comportamenti ai tempi del Covid-19.

In un’intervista ad Art Tribune di qualche tempo fa, facendo riferimento al suo lavoro, Iole Siena spiegava quali sono gli obiettivi che si prefiggeva: “Avvicinare il museo alla società, consapevoli che non deve solo insegnare ma anche riuscire a ispirare, ed è a questo punto che il lavoro del bookshop è essenziale come collegamento tra l’istituzione e il visitatore. Il bookshop si deve intendere come uno spazio complementare dei Musei cittadini, un riflesso della loro immagine, e che inoltre funzioni come asse di diffusione dei contenuti delle loro collezioni e attività”. Obiettivi che oggi vanno ‘rimodulati’ ai tempi del Coronavirus.

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