E’ la fine di un’era: Mediaset non esisterà più | La decisione degli azionisti

Una svolta epocale per il colosso mediatico fondato da Silvio Berlusconi. Ecco cosa si è deciso ad Amsterdam.

Tutto nacque con Fininvest, ormai 45 anni fa. Siamo infatti nel 1976. Ma tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Persino Mediaset, l’azienda che ha reso Silvio Berlusconi celebre in tutto il mondo. Un cambiamento epocale, infatti, è stato ratificato nelle ultime ore.

Silvio Berlusconi (Getty Images) 27 nov
Silvio Berlusconi (Getty Images)

Addio, Mediaset

Tutto avviene ad Amsterdam. E’ questa la città che resterà nella storia per il cambio epocale del Biscione, che si inserisce nell’annunciato percorso di costituzione di una holding internazionale che riunisca le principali tv generaliste europee.

L’assemblea dei soci, infatti, ha dato il via libera al cambio del nome della holding, che ora si chiamerà Mfe-MediaforEurope, con sede già trasferita in Olanda. Introdotta anche la doppia classe di azioni A e B. Ai provvedimenti, come previsto dagli ultimi accordi, ha votato a favore anche il socio uscente Vivendi.

Mediaset (Getty Images)
Il simbolo di Mediaset (Getty Images)

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Chi controllerà MFE?

Con questa struttura il Biscione, che mantiene in Italia la sede fiscale e tutte le attività precedenti, si appresta a spingere sull’espansione internazionale, anche con l’idea di aggregare altri operatori.

Mediaset resta sotto il controllo di Fininvest dopo il lungo braccio di ferro con i francesi. Si tratta quindi di una svolta epocale per l’azienda dei Berlusconi. Da tempo, infatti, Pier Silvio ha assunto il controllo, con papà Silvio sempre più defilato.

Pier Silvio Berlusconi (Getty Images)
Pier Silvio Berlusconi (Getty Images)

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Il piano per la struttura azionaria a doppia categoria è quello di fornire una maggiore flessibilità per il finanziamento di eventuali future operazioni di M&A. La struttura azionaria a doppia categoria prevede che il capitale sociale della nuova holding sia composto da azioni ordinarie A e azioni ordinarie B. Ogni azione Mediaset in circolazione sarà convertita in un’azione ordinaria B e tutti gli azionisti Mediaset in un giorno di riferimento stabilito avranno diritto a un’azione ordinaria A per ogni azione ordinaria B posseduta, con entrambe le categorie di azioni che saranno quotate sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana.

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Entrambe le categorie di azioni avranno i medesimi diritti patrimoniali, come i dividendi, e godranno del medesimo trattamento in caso di eventuali Offerte pubbliche di acquisto sia volontarie sia obbligatorie.