Chi ha detto che non mangiando carne si perde gusto e soprattutto nutrienti essenziali? Niente di più falso. Vediamo perché.
Negli ultimi anni si è fatta forte la spinta a ridurre, se non ad eliminare completamente il consumo di carne. La scelta è dettata non solo per ragioni etiche relative all’idea degli animali come esseri viventi e quindi capaci di sensazioni primarie, ma anche dalla certezza che un’alimentazione sana, come quella della dieta mediterranea è legata a cibi non di derivazione animale.
L’obiezione che viene fatta a coloro che optano per questo tipo di dieta è che risulterebbe povera di proteine, altrimenti detti macronutrienti, che sono elementi essenziali per la nutrizione umana.
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Non è esattamente così. Anche i vegetali sono ricchi di proteine, certo non tutte e non le stesse presenti nella carne, ma altrettanto “nobili”.
Vediamo dove trovarle.
I legumi
I legumi sono alla base della dieta mediterranea. Prima che la carne diventasse di largo consumo, l’apporto proteico era assicurato dai legumi: fagioli, piselli, fave, lenticchie, ceci, lupini e le meno conosciute cicerchie.
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Le ricette della tradizione rappresentano la modalità migliore per assumere le proteine contenute nei legumi. Pasta e fagioli, pasta e ceci sono la combinazione migliore per assumerli. I legumi in associazione con i cereali ne migliora infatti la qualità proteica. Sono inoltre privi di grassi e colesterolo.
La frutta secca
In questa categoria inseriamo noci, nocciole, mandorle, arachidi, anacardi, pinoli pistacchi.

A questi ci sono da aggiungere i semi oleaginosi: semi di zucca, di canapa, di girasole, di lino, di Chia e di sesamo.
I semi più proteici sono però quelli di canapa.
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Il Seitan
Il seitan si ottiene dal glutine di grano, farro, kamut. Anche nel seitan sono assenti grassi e colesterolo. Tuttavia, è carente in alcuni amminoacidi essenziali.
La soia
La soia è l’unico legume completo, in quanto da solo è in grado di apportare tutti gli aminoacidi essenziali.
Dalla lavorazione della soia si ricavano il tofu e il tempeh.
Il primo è il cosiddetto “formaggio di soia”, il secondo è più proteico e si ottiene dalla fermentazione dei semi.
Le alghe
L’ultima frontiera in fatto di proteine alternative sono le alghe. Sono decisamente meno diffuse sulle tavole degli italiani ma il loro apporto proteico è notevole.
Quella con il contenuto proteico più alto è l’alga nori, che arriva ad avere quasi il 40% di proteine.
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Le alternative alla carne quindi ci sono. Ma prima di intraprendere una dieta priva di proteine animali è sempre meglio consultare un medico.