Calcio, benvenuti nel futuro | Quello che la tecnologia può fare è incredibile

I nostalgici e i puristi non vedono di buon occhio l’unione tra calcio e tecnologia. Ma questo sistema è davvero futuristico

Per molti, calcio e tecnologia sono un binomio che, giorno dopo giorno, dovrà rinsaldarsi sempre di più. Questa trovata, però, è davvero futuristica. E ha conquistato una delle squadre più forti del mondo e uno degli allenatori più vincenti degli ultimi anni. Vediamo di cosa si tratta.

Liverpool (fonte web) 29.05.2022 direttanews.it (1)
Liverpool (fonte web)

I nostalgici e i puristi non vedono di buon occhio l’unione tra calcio e tecnologia. Secondo alcuni, il gioco del calcio è un gioco “semplice” che dovrebbe proseguire così come è nato. Questi cultori della “vecchia scuola”, per esempio sono sempre stati alle lunghe battaglie che negli anni hanno sostenuto l’utilizzo della moviola in campo. E, ovviamente, oggi sono tra i più contrari sull’utilizzo della VAR, il sistema, tanto contestato, che permette agli arbitri di rivedere una decisione dubbia in campo, soprattutto con riferimento ai calci di rigore.

Ma il meccanismo di cui vi parliamo va ben oltre e fa sembrare anche questi nuovi ritrovati tecnologici come delle pratiche obsolete. Si tratta, infatti, di qualcosa che ha molto più a che fare con l’intelligenza artificiale. Ma, del resto, è impossibile arginare lo sviluppo tecnologico. E quando grandi club come il Liverpool decidono di sposare questi sistemi, allora capiamo che il futuro è già qui.

Questa nuova tecnologia, infatti, ha conquistato il Liverpool e, in particolare, Jurgen Klopp, allenatore tedesco tra i più vincenti, soprattutto negli ultimi anni. Con 65 trofei ufficiali è la seconda squadra più titolata d’Inghilterra, alle spalle del Manchester United, e uno dei club più titolati del mondo. A livello nazionale il club si è aggiudicato 19 campionati, 8 Coppe d’Inghilterra, 9 Coppe di Lega, 15 (di cui 5 condivise) Supercoppe d’Inghilterra e 1 Supercoppa di lega inglese.

Il sensore cerebrale

Stanno infatti facendo il giro del mondo le foto dei calciatori dei Reds che si allenano indossando un sensore cerebrale. La foto che vi proponiamo, a titolo esemplificativo, ritrae Trent Alexander-Arnold, uno dei calciatori più talentuosi della formazione di Klopp.

Alexander-Arnold con il sensore cerebrale (Instagram) 28.5.2022 direttanews
Alexander-Arnold con il sensore cerebrale (Instagram)

Il sensore cerebrale consente di raccogliere dati fondamentali per adattare i programmi di allenamento a ogni giocatore. A offrire questa tecnologia è l’azienda tedesca Neuro 11, che da agosto collabora con il Liverpool. L’obiettivo iniziale è quello migliorare la qualità del rendimento sui calci piazzati, e i numeri della stagione sembrano dare buoni segnali.

Tutto merito di un neuroscienziato, Niklas Hausler, che, con il suo socio in affari Patrick Hantschke, ha dato vita ad una start-up, chiamata “Neuro11”. L’obiettivo è quello di allenare i calciatori al corretto stato mentale per permettergli di intervenire sul cervello in modo da indirizzare il corpo a compiere un gesto tecnico perfetto. E i primi risultati sembrano essere molto incoraggianti.