Ci si può difendere con stile di vita e farmaci. Ma attenzione a questa sostanza semisconosciuta: la tiramina, un amminoacido presente in molti alimenti, che peggiora molto la situazione.
In media, lo scorso anno, ogni cittadino ha assunto quasi 2 dosi di farmaci al giorno che ha portato gli italiani a spendere complessivamente nel 2021 circa 9 miliardi. Insomma, il Covid ha peggiorato la situazione.
L’emicrania che affligge i cittadini
Crescono infatti le prescrizioni di antidepressivi, che vedono un aumento del 2,4%. Mentre nel 2021 la spesa per farmaci e vaccini per il Covid è stata di 2,3 miliardi. E’ il quadro che emerge dal Rapporto OsMed “L’Uso dei Farmaci in Italia”. Sei cittadini su 10 hanno ricevuto almeno una prescrizione, ma quelli con piuù di 64 anni assorbono il 70% della spesa. I consumi sono stabili per tutti i medicinali per le malattie croniche
Il 2021 vede poi un aumento del 13% dei farmaci contro l’emicrania cronica dopo l’introduzione degli anticorpi monoclonali. Di emicrania, infatti, soffrono tantissimi cittadini. In questi giorni di caldo record non se ne può fare a meno, ma l’uso eccessivo dell’aria condizionata e i continui sbalzi di temperatura induco spesso a vari dolori muscolari e, in particolare, al torcicollo. E’ quindi sufficiente entrare accaldati in una camera col ventilatore acceso, perchè il raffreddamento repentino del muscolo ne provoca la contrazione, a volte prolungata.
Prevenire è sempre meglio che curare, anche perchè il mal di testa martellante è in agguato in queste situazioni. Il nesso con il condizionatore persiste, ma le ragioni fisiologiche mutano: l’emicrania e la cefalea di tipo tensivo non dipendono infatti dal grado di contrazione muscolare. Passa attraverso le suture delle ossa del cranio, dove emergono sottili filuzzi nervosi riconducibili al trigemino, fenomeno assimilabile al passaggio dei fili d’erba attraverso il manto stradale.
Ai soggetti predisposti conviene quindi indossare un cappello morbido e leggero sia quando sono esposti al caldo intenso che quando soggiornano al fresco dell’aria condizionata. Ma non solo. Il suggerimento è quello di evitare questi cibi, che possono aggravare la situazione.
I cibi che peggiorano l’emicrania
Insomma, ci si può difendere con stile di vita e con farmaci. E su quest’ultimo punto vi consigliamo sempre di affidarvi a specialisti. Ma ci si può difendere anche con l’alimentazione. I cibi che contengono tiramina, infatti, possono aggravare la situazione. La tiramina è una ammina derivata dall’amminoacido tirosina, per decarbossilazione catalizzata dall’enzima tirosina decarbossilasi. È una feniletilammina sostituita.
La tiramina è presente per esempio nell’estratto di lievito, ma anche nei latticini. Sconsigliamo quindi il cheddar, ma anche l’Emmenthal. Una quantità minore, invece, è presente nel pecorino e nel parmigiano. Quantità importanti anche nel pesce a carne rossa, come lo sgombro, il tonno e la sardina. Se si hanno poi mal di testa frequenti, è meglio evitare il cioccolato al latte e quello bianco.
In ultimo, sono ricchi di tiramina frutti come avocado, prugne, fichi, frutta secca e uva. Infine, il consiglio più ovvio: è chiaro che se soffrite di mal di testa, l’alcool non aiuta minimamente.