Ortaggio alla base della filiera alimentare italiana, per di più buonissimo. Ma fate molta attenzione se avete questi problemi…
Il pomodoro è alla base della dieta mediterranea. Uno dei simboli della cucina italiana, se pensiamo ai celeberrimi spaghetti oppure, ovviamente, alla pizza. Buonissimo e sano, abbiamo imparato a conoscerlo così. Eppure sapete che se soffrite di determinate patologie dovreste evitarlo assolutamente?
I pomodori, capisaldi della filiera alimentare italiana
Di pomodori sta parlando molto nelle ultime settimane. Le colture, infatti, sono sempre più a rischio in varie zone d’Italia. Cambiamento climatico, siccità, rialzo dei prezzi: sono le tre principali concause che stanno mettendo gravemente in crisi la produzione di pomodori da industria in Emilia-Romagna che, con i suoi 25.000 ettari coltivati, rappresenta il 68% della superficie totale investita nel Nord Italia per il settore.
Nel secondo trimestre, causa siccità e crisi energetica, le principali voci di spesa hanno registrato un ulteriore balzo. Sono esplosi i costi per mantenere in funzione gli impianti irrigui spingendo al massimo il consumo di energia elettrica e gasolio. E’ andata sempre peggio, perchè il grande caldo non dà tregua. A fare il resto, poi, ci pensano la crisi idrica e il cambiamento climatico, con le temperature torride che si registrano in questi mesi estivi.
Ma non è l’unica regione preoccupata per la coltura di pomodori. E’ partita infatti con una settimana di anticipo rispetto alla norma la raccolta dei pomodori da sugo in Lombardia a causa del caldo. Anche in questo caso, oltre al caldo e alla siccità pesa poi sulle aziende agricole l’esplosione dei costi di produzione dovuta alle tensioni internazionali sulle materie prime. Si registrano infatti aumenti su tutti i fronti che mettono a rischio la tenuta stessa delle imprese: dal gasolio ai concimi, dalle manichette ai film plastici.
In Lombardia il pomodoro è coltivato su circa 7 mila ettari di terreni, che si trovano per oltre il 70% tra le province di Mantova e Cremona. Una coltura che, secondo Coldiretti, mette in moto una filiera di eccellenza del Made in Italy, che coinvolge “6.500 imprese agricole, circa 90 imprese di trasformazione e impiega 10mila addetti, per un fatturato di 3,7 miliardi di euro, di cui più della metà realizzato grazie alle esportazioni all’estero, in crescita del 5% nei primi quattro mesi del 2022 nonostante la guerra in Ucraina”.
Evitate il pomodoro se avete queste patologie
Tutto questo per dimostrare come il pomodoro sia centrale nella dieta italiana, ma anche molto importante per l’economia. I pomodori sono ricchi di nutrienti tra cui fibre, licopene, vitamine A, C e K, luteina, zeaxantina e minerali come il potassio. Diverse le qualità di pomodori: dai pachino ai datterini, passando per quelli di San Marzano, i piccadilly e il pomodorino del piennolo del Vesuvio. Ma chi soffre di determinate patologie dovrebbe se non eliminarli, quanto meno limitarne il consumo.
Numerose persone, infatti, sono allergiche ai pomodori. E queste reazioni si manifestano con sintomi variabili: dall’eruzione cutanea, all’orticaria, passando per starnuti, tosse, prurito alla gola, eczema e persino gonfiore facciale e orale. Chi soffre poi di colon e intestino irritabile dovrebbe evitarli, perché le bucce dei pomodori acuiscono i problemi. Si può arrivare ad avere episodi di diarrea e problemi respiratori.
I pomodori sono poi sconsigliati per i soggetti anziani, perché possono acuire i problemi alla prostata e alle vie urinarie. Quindi il consiglio è quello di consumare in quantità modiche questo ortaggio, anche se rappresenta un caposaldo della filiera alimentare italiana.