Sono in aumento le coppie con problemi di fertilità. Ecco, quindi, come si pensa di incoraggiare i donatori di sperma.
Potrebbe essere certamente uno strumento molto utile sotto il profilo tecnico. Certo, i donatori potrebbero sentirsi alla stregua di una mucca da mungere. Ma poco importa, in questi casi conta il risultato. Ecco la nuova sperimentazione.

Come avrete compreso, stiamo parlando della donazione del seme. E’ permessa ormai in quasi tutto il mondo, come prezioso strumento in aiuto alle coppie che vogliono avere dei figli ma che, per l’infertilità dell’uomo, non possono averli.
Peraltro, negli ultimi anni, si è assistito a una crescita dei soggetti con sperma non fertile, quindi sempre più coppie ricorrono a questo strumento. Ove possibile, ovviamente. Proprio la crescita di questi numeri sull’infertilità fa spesso scattare una grave psicosi.
Recentemente, infatti, gli studiosi hanno dovuto confermare con forza che la vaccinazione con la terza dose contro Covid-19 non ha effetti negativi sulla fertilità maschile. Al contrario, contrarre l’infezione comporta una riduzione del numero di spermatozoi e un peggioramento delle loro caratteristiche che può protrarsi per settimane o mesi dopo la guarigione. E’ l’allarme che arriva da un progetto di ricerca (EcoFoodFertility) presentato al congresso della Società Italiana di Andrologia (Sia).
In generale, a causare l’infertilità maschile sono spesso fattori esterni quali lo stile di vita non sano o l’abuso di sostanze, quali alcolici, droghe e fumo. E, allora, sempre più coppie ricorrono a questo tipo di fecondazione. Ora arriva uno strumento innovativo…
Arriva la mungitura
Forse anche per il distanziamento sociale imposto dal Covid, l’ospedale cinese di Nanjing, capitale della provincia di Jiangsu, ha deciso, quindi, di ridurre al minimo il contatto tra il paziente e il personale sanitario. In realtà, è più probabile che questa scelta nasca dal tentativo di non mettere in imbarazzo il donatore.
E, allora, ecco la macchina automatica che è dotata di una macchina massaggiante, che ovviamente può essere regolata a seconda dell’altezza del donatore che non dovrà fare altro che inserire il proprio membro nell’apparecchio. A quel punto, oltre all’altezza, vi sono altri parametri regolabili, quali l’intensità del massaggio o la temperatura. E anche la possibilità di attingere a uno schermo, dove poter visionare materiale stimolante per arrivare all’eiaculazione.
Un meccanismo innovativo volto a incoraggiare i donatori, vista la crescita di coppie non fertili. Ovviamente tutto ha un costo. E quello di questo particolare macchinario si aggira attorno ai duemila euro.