Ricevere la bolletta Enel in un periodo come questo può provocare un colpo al cuore prima di vedere l’importo, ormai sempre più alto. Attenzione, però, in alcuni casi la cifra che ti viene richiesta non è dovuta.
Il costo dell’energia ormai da diversi mesi ha raggiunto livelli altissimi, ma la situazione non sembra essere destinata a migliorare in tempi brevi. Nemmeno avere aderito al mercato libero, che garantisce prezzi fissi per 12 o 24 mesi, ha attutito del tutto il problema.

Inevitabilmente quando sta per arrivare la fattura si teme di non riuscire a far fronte alla spesa richiesta. Attenzione, però, non è detto che la cifra riportata sulla bolletta Enel sia davvero dovuta al fornitore.
Attenzione alla bolletta Enel: verifica bene quello che c’è scritto
Pur non essendo ancora entrato definitivamente in vigore, è già possibile approfittare dei vantaggi previsti dal mercato libero, che consente di scegliere fornitore e tariffa che meglio corrispondono alle proprie esigenze. Questo regime, a differenza della maggior tutela, mette il cliente al riparo da variazioni di prezzo: il costo della materia prima resta infatti invariato per almeno uno o due anni.
Tanti però stanno facendo le spese dei rialzi registrati dalla materia prima nell’ultimo periodo e non sanno bene come far fronte alle spese. I problemi maggiori sono soprattutto per le aziende, che potrebbero arrivare addirittura a bloccare o ridurre la produzione.
Pur non essendoci più il monopolio, sono ancora tanti i clienti che ricevono costantemente la loro bolletta Enel, uno degli operatori che non sembra riuscire a reggere il peso della concorrenza. Le tariffe che vengono proposte, infatti, risultano ancora adesso più elevate rispetto a quelle di altre compagnie.
Ognuno di noi dovrebbe comunque verificare in prima persona quello che è indicato in fattura, l’errore può essere comunque dietro l’angolo.
Un controllo in più non fa mai male
Trovare un importo maggiorato rispetto al passato anche nella bolletta Enel è normale, in virtù degli aumenti registrati nell’ultimo periodo. Tenere gli occhi bene aperti è però consigliabile per verificare che tutto sia indicato correttamente.
Le fatture sono ormai da tempo diventate trasparenti, ovvero consentono di capire nel dettaglio come si sia arrivati all’importo da pagare, facilmente comprensibili anche per i meno esperti.
Sono due le voci che andrebbero prese in considerazione. La prima è denominata “D2”, presente nelle fatture energetiche per uso domestico con 3kw di potenza. Poco più sotto si trova invece la dicitura “D3”, presente nelle fatture sia per uso domestico che commerciale, con potenza superiore a 3kw.
In genere il costo della “D£” è maggiore del 30% rispetto alla “D2”. Questo significa quindi che se nella bolletta è presente la dicitura D3 e invece c’è un allaccio per uso domestico di 3kw significa che si sta pagando ingiustamente circa il 30% in piu! A quel punto si può quindi prendere contatto con il fornitore e chiedere il rimborso.