Napolitano preoccupato per l’innalzamento dello spread, Tremonti e Letta al Quirinale

Giorgio Napolitano

NAPOLITANO RICEVE TREMONTI E LETTA – Sono ore convulse per lo scenario politico economico italiano. Per il governo guidato da Silvio Berlusconi la situazione è precipitata ieri, quando il rendiconto generale dello Stato è passato alla Camera con 308 voti, quindi al di sotto della maggioranza assoluta. La votazione ha dimostrato il crollo definitivo di un esecutivo già moribondo da tempo e il premier non ha potuto fare altro che salire al Quirinale. Qualcuno si aspettava le sue dimissioni immediate ma il Cavaliere ha cercato di prendere tempo, annunciando l’abbandono della guida del governo dopo l’approvazione della legge di stabilità, in cui sono contenute le norme anti crisi chieste a gran voce dai vertici dell’Ue.

Dunque, stavolta sembra che ci siamo: Berlusconi sta davvero per lasciare, chiudendo così un’epoca durata diciassette anni. Mentre si rincorrono le voci su governi tecnici, elezioni anticipate e altre mosse che potrebbero seguire le dimissioni del premier, i mercati impazziscono. L’incertezza politica pesa prima di tutto su Piazza Affari, che in questo momento perde il 3,6%, ma anche le altre Borse europee, che sulla scia di Milano si ritrovano in territorio negativo. Particolarmente allarmante la corsa dello spread tra Btp e Bund tedeschi, che ha raggiunto la quota record di 574 punti base. In seguito agli ultimi risvolti economici, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha mostrato una decisa apprensione, sollecitando il mondo politico ad agire rapidamente. Come riportano le principali agenzie di stampa, il capo dello Stato ha spiegato che l’Italia deve “riguadagnare credibilità e fiducia per uscire da una stretta molto pericolosa sui titoli del nostro debito pubblico” e che occorrono “nuovi comportamenti nelle istituzioni e da parte delle forze politiche“. “Per trarci fuori dalla condizione critica – ha proseguito – occorre che si crei un clima di confronto più aperto e ancorato ai problemi reali della società e dello Stato e alle loro possibili soluzioni. Abbiamo bisogno di decisioni presto e nei prossimi anni per esprimere una rinnovata responsabilità e coesione nazionale”.

Nel frattempo al Quirinale sono stati ricevuti il ministro Giulio Tremonti e Gianni Letta: il titolare del Tesoro e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio hanno incontrato Napolitano per concordare una modalità di azione in merito al maxiemendamento al ddl stabilità che arriverà all’esame della commissione Bilancio di Palazzo Madama oggi pomeriggio.

T.D.C.