
EGITTO: ANNIVERSARIO CADUTA MUBARAK – L’11 febbraio del 2011 il presidente dell’Egitto Hosni Mubarak rassegnava le sue dimissioni e riparava nella località turistica di Sharm el Sheik, messo in fuga da 18 giorni di una eccezionale rivoluzione popolare che ebbe il suo cuore nella centrale piazza Tahrir al Cairo.
Oggi, ad un anno esatto dalla caduta Mubarak, gli attivisti egiziani hanno proclamato un giorno di “disobbedienza civile”, con scioperi e manifestazioni per esercitare nuove pressioni sui militari che tengono ancora il potere. Il Consiglio supremo delle forze armate, che governa l’Egitto dalle dimissioni dell’ex presidente, continua però con il pugno di ferro e dopo i violenti scontri dei mesi scorsi, che hanno infiammato il Paese riportandolo al clima della Rivoluzione del 25 gennaio, ha fatto sapere che non si farà intimidire e non cederà alle pressioni dei manifestanti.
Ad un anno dalla caduta di Hosni Mubarak, in attesa di condanna per i crimini commessi contro il suo popolo, la democrazia è ancora lontana dall’Egitto, tra esercito al potere e integralisti islamici che conquistano sempre più terreno.
Valeria Bellagamba
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