Renzi preme sulla legge elettorale e lancia una ‘sorpresina’ a Grillo

Matteo Renzi (OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images)

Il neo segretario del Pd, Matteo Renzi, parte alla carica sulla riforma della legge elettorale e avverte che in caso di tentennamenti da parte di Alfano è disposto a trattare anche con Silvio Berlusconi e Beppe Grillo. Una nuova legge elettorale è la priorità, sostiene il sindaco di Firenze, e va fatta subito. Intervistato da Lady Radio, Renzi ha dichiarato: “Il gruppo dirigente deve avere la consapevolezza che la questione non è se fare o non fare la legge elettorale”, bensì la legge “va fatta e presto”, “non ci sono alibi”. “Si può discutere su come farla – ha spiegato -. Sicuramente serve un maggioritario, ma non basta: è necessaria una legge per cui chi vince governa e ha a disposizione cinque anni di tempo per fare le cose“. Il segretario del Pd torna dunque ad insistere sul modello del “sindaco d’Italia”.

Riguardo a Grillo, Renzi ha annunciato nell’intervista radiofonica che farà una “sorpresina” al fondatore del Movimento 5 Stelle sul finanziamento pubblico ai partiti (su twitter è stato anche lanciato l’hashtag #sorepresina). “Grillo ha detto: ‘Caro Renzi – a volte mi chiama Renzie, a volte ebetino, è sempre un signore (ha puntualizzato il sindaco di Firenze) – firma qui, abolisci il finanziamento ai partiti”, ha detto il segretario del Pd, aggiungendo: “Visto che dice ‘Renzie firma qui’ io domenica all’assemblea del Pd gli faccio una sorpresina e vediamo come va a finire”.

Parlando al quotidiano “La Stampa”, Renzi ha espresso dubbi della reale intenzione del leader del Nuovo Centrodestra, Angelino Alfano, voglia cambiare sul serio la legge elettorale. “Temo che Angelino Alfano voglia perder tempo e menare il can per l’aia”, ha affermato il segretario del Pd. “Io con lui parlerò, figurarsi – ha spiegato -, ma non mi lascerò incantare e nemmeno rallentare: ho una mia exit strategy, un canale aperto anche con Berlusconi e Grillo, che la riforma adesso la vogliono davvero. E se il Nuovo centrodestra divaga, vuol dire che lavoreremo con qualcun altro”.

Renzi ha poi definito “serio, buono, importante” l’incontro avuto ieri con il Presidente della Repubblica Napolitano. “Il presidente ha apprezzato il fatto che io non intenda imporre miei modelli in materia di legge elettorale”, ha spiegato, precisando, tuttavia, che “il Pd non mollerà sulla necessità di fare una riforma”. “Molte cose sono già cambiate – ha osservato il segretario del Pd -. Mi sembra si vada affermando l’idea che la riforma vada fatta in tempi molto brevi, e credo sia ormai deciso che se ne occuperà la Camera: per cui Giachetti può interrompere il suo digiuno”, ha sottolineato. Infine Renzi ha rivelato: “Credo che Napolitano vorrebbe che il governo andasse avanti, molto avanti, altro che 2015… Io non dico di no, però insisto: stabilità non può voler dire l’attuale immobilismo”.


Redazione