
Il capo gruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati, Renato Brunetta ha scritto un messaggio su twitter riguardo alle dimissioni del Capo dello Stato Giorgio Napolitano: “Voci rinvio dimissioni Napolitano: Triste, solitario y final”, ha commentato Brunetta, riferendosi alle indiscrezioni che stanno trapelando in questi ultimi giorni sul caso esploso lo scorso 9 novembre, per cui adesso si mormora che Napolitano resterebbe ancora in carica almeno fino all’inaugurazione di Expo 2015, così come sollecitato la scorsa estate dallo stesso premier Matteo Renzi.
Infatti, nel mese di giugno, Napolitano aveva ribadito la temporaneità del suo secondo mandato e il Fatto quotidiano aveva commentato che Renzi era “intenzionato a chiedere al capo del Quirinale di restare al suo posto almeno fino all’inaugurazione di Expo, e di fare in modo che sia proprio lui a promulgare la riforma costituzionale”.
Un argomento ancora attuale in quanto non solo molti quotidiani riportano delle intenzioni di Napolitano di dimettersi che intenderebbe annunciarlo nel suo messaggio di fine anno.
A monte di tutto ciò, come riporta un articolo linkiesta.it, pubblicato il 10novembre, ci sarebbe il fatto che molte fotografie testimoniano le condizioni fisiche di Napolitano che arrivato alla soglia dei 90 anni inizia ad essere affaticato: una serie di scatti lo mostrano all’uscita di un’anteprima con al fianco la moglie e a braccetto con il figlio Giulio per sorreggersi.
“Giorgio ha ormai tutte le difficoltà fisiche di un uomo di novant’anni. Ogni giorno ha la sua pena. La moglie Clio che è di qualche anno più giovane conosce bene di queste difficoltà perché le vive con lui ogni giorno. E l’ipotesi che potesse di nuovo affrontare una crisi di governo ha spaventato tutta la famiglia”, ha raccontato un suo amico di vecchia data.
Infine, Napolitano avrebbe anche la sensazione che le riforme promesse da Renzi come quella costituzionale o quella della legge elettorale, nonostante le rassicurazioni, difficilmente vedranno la luce nei prossimi mesi e rischiano di rimandare di molto le sue aspettative di dimettersi. Nel frattempo, proliferano sul web indiscrezioni sui totonomi, col fine di trovare un nome che possa mettere d’accordo tutti: sia sul fronte interno del Pd, che con i partiti di maggioranza che all’opposizione come l’ipotesi di un presidente della Repubblica donna, come il ministro della Difesa Roberta Pinotti fino all’ex presidente del Consiglio Romano Prodi, non molto apprezzato da Fi.
Critici, invece il Movimento Cinque Stelle che ritiene che questo gioco dei totonomi sia un diversivo alle questioni in discussione in Camera e Senato, a partire dal Jobs Act e la legge di stabilità.
C.D.