Isis, distrutte chiese e simboli cristiani in Iraq

Una delle immagini raccolte dal Middle East Media Research Institute (Screenshot da Youtube)

L’Isis sta continuando a portare avanti uno dei suoi obiettivi: distruggere ed annientare ogni simbolo della cristianità, prime fra tutte le chiese. Nuove immagini diffuse in queste ore e nuovi tweet dello Stato Islamico confermano che in Iraq sono in corso numerose operazioni jihadiste contro luoghi e simboli cristiani. Vengono distrutte statue raffiguranti santi, croci e sacre reliquie millenarie. In una delle foto diffuse sul web e scovate dal Middle East Media Research Institute (Memri) si vede un miliziano che rimuove una croce dal tetto di una chiesa e al suo posto issata la bandiera nera simbolo dell’Isis. In un’altra immagine avviene la stessa cosa su un campanile. In altre istantanee si vedono la statua di una Madonna gettata a terra e un bassorilievo colpito a colpi di martello.

I miliziani stanno compiendo questo scempio nella zona di Ninive, già presa di mira con la distruzione delle antichissime mura (risalenti al 4750 prima di Cristo) e con la devastazione delle opere d’arte custodite nel museo della città. Si tratta anche in questo caso dell’idea di distruggere simboli che secondo i miliziani dell’Isis rappresentano una forma di idolatria e di politeismo. Steven Stalinsky direttore esecutivo del Middle East Media Research Institute commenta così ciò che l’Isis sta facendo: “I jihadisti non si curano affatto di quello che stanno compiendo, seguono la loro ideologia e se la prendono con le chiese e le minoranze. Questo è lo Stato Islamico e non c’è spazio per nessun altro. La loro campagna contro le vestigia della cristianità sta andando avanti da diverso tempo”. Si, sta andando avanti da mesi ormai e, nonostante le parole di condanna arrivate dalle Nazioni Unite che per bocca di Irina Bokova, capo del settore Educazione e scienza, ha definito questi atti un “crimine di guerra”, questa rimane una delle tante oscenità compiute dallo Stato Islamico che nessuno, per ora, riesce a fermare.

F.B.