
Slitta ancora il trasferimento della salma di Totò Riina che per il momento rimane a Parma. Il boss mafioso, morto venerdì 17 novembre all’età di 87 anni, sarà sepolto nel cimitero comunale di Corleone, la sua città d’origine e per anni sua roccaforte inespugnabile. Il corpo di Riina giacerà nello stesso luogo dove si trovano sepolti Michele Navarra, Luciano Liggio e le ceneri di Bernardo Provenzano. A contrasto con queste presenza va detto che nel cimitero si può trovare anche l’urna coi resti di Placido Rizzotto, il sindacalista della Cgil freddato nel ’48 da Luciano Liggio.
Per la sepoltura però bisognerà aspettare ancora un po’. Infatti nonostante la Procura di Parma abbia firmato il ‘nulla osta’ per il trasferimento della salma al momento ci sono alcune pratiche amministrative e problemi organizzativi che non ne hanno ancora permesso lo spostamento. Come vi abbiamo già raccontato la Chiesa ha assunto una posizione ufficiale in merito alla vicenda e ha negato a Riina la possibilità di avere dei funerali anche e soprattutto perché Giovanni Paolo II scomunicò a suo tempo tutti i mafiosi. Ciò nonostante Fra Giuseppe Gentile, il parroco di Corleone, terrà una breve cerimonia al cimitero poco prima della tumulazione. Va detto che si tratta dello stesso prelato che celebrò il matrimonio della figlia minore di Riina, Lucia e che per questo motivo ha un legame particolare con quella famiglia.
Per evitare il parroco ha già parlato pubblicamente invitando i familiari di Totò Riina “a fare “un passo avanti, forte, significativo, a saper guardare a quella morte come una vita nuova che deve rinascere”, “Se non l’hanno fatto prima, lo facciano ora. E’ necessario per tutti noi, per la nostra città che ha bisogno di essere liberata”.
F.B.