Il killer di Budrio in carcere in Spagna: ecco come vive

Killer di Budrio
(websource/archivio)

Lo scorso 15 dicembre, si è conclusa in Spagna la fuga di Norbert Feher alias Igor il russo, ricercato dall’8 aprile per gli omicidi del barista di Budrio e della guardia ecologica a Portomaggiore. L’arresto del pericoloso killer è avvenuto a Saragozza. Igor il russo poco prima aveva ucciso tre persone in un conflitto a fuoco. Sull’arresto, era intervenuta Maria Sirica, vedova di Davide Fabbri, il povero barista di Budrio vittima di Igor il russo, la quale ha sottolineato: “Non basta la cattura, lo voglio morto. E’ stata tardiva la cattura, ora non lo facciano scappare”.

Intanto, il killer di Budrio, dopo un breve periodo di detenzione a Teruel, si trova recluso nel modulo di isolamento del penitenziario di Zuera. “Non parla per nulla e si mostra imprevedibile” hanno riferito fonti carcerarie al quotidiano spagnolo Heraldo de Aragon, le cui parole sono riprese dal ‘Resto del Carlino’. La sua è una vita da eremita, commentano i quotidiani spagnoli, spiegando che il killer di Budrio ha chiesto solo una Bibbia e nonostante possa godere dell’ora d’aria a oggi non lo si è mai visto. La situazione per lui in cella non è delle più agevoli: c’è una sola finestra, che si può aprire, ma ha ovviamente le sbarre di protezione. Il letto è fissato alla parete e ha un materasso di spuma. Nell’angolo toilette, ha un wc, un lavabo, una doccia e uno specchio di plastica fissato al muro. Ma qualcuno è pronto a scommettere che Igor il russo non si sente ancora sconfitto.

 

GM