Trieste, i due poliziotti uccisi in un video. L’ultima toccante testimonianza

Trieste, i due poliziotti uccisi in un video postato oggi su Facebook dai loro colleghi. Matteo Demenego e Pierluigi Rotta sorridono e rassicurano a bordo della Volante.

Trieste, i due poliziotti uccisi nella sparatoria all’interno della Questura appaiono di nuovo in un video. L’avevano registrato qualche temp fa mentre una notte erano di servizio insieme. Perché Matteo Demenego e Pierluigi Rotta facevano coppia praticamente fissa, come è stato anche nel giorno della loro morte.

“Buonasera… Dopo tanto tempo i Figli delle Stelle sono tornati -dicono i due agenti nel breve filrmato- e siamo qui . Voi dormite sonni tranquilli, c’è la Volante 2. E’ tutto a posto, come sempre si inizia… i Figli delle Stelle…”. Poi inviano un bacio e in sottofondo si sentono le note di ‘Figli delle Stelle’ cantata da Alan Sorrenti.

Un modo per esorcizzare la paura e la tensione di un mestiere che loro per primi conoscevano come pericoloso. La Polizia di Stato l’ha voluto far conoscere a tutti lanciando un messaggio: “In quel ‘dormite sogni tranquilli’ c’è tutta la missione, la responsabilità, la dedizione al prossimo che erano alla base della scelta di Pierluigi e Matteo. Una finestra di qualche istante sull’orgoglio di indossare la divisa della Polizia di Stato per servire la gente, la storia di una grande amicizia. Proteggeteci anche da lassù, tra le stelle”.

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Trieste, i due poliziotti uccisi in un video. Le ultine notizie sull’indagine

Ma a Trieste ci sono anche altre immagini. Sono quelle della sparatoria avvenuta in Questura a Trieste con le riprese delle telecamere nell’atrio e quelle all’esterno del palazzo. Sono già state sequestrate dall’autorità giudiziaria perché riprendono ua fase della sparatoria. Mostrano sia il conflitto a fuoco che il tentativo di fuga di Alejandro Stephan Meran, subito dopo l’omicidio due poliziotti.

Il presunto assassino dei due poliziotti durante quelle fasi avrebbe mostrato lucidità, come è scritto nel decreto di fermo. Il gip ha disposto il carcere per l’uomo, accusato di aver ucciso due agenti e avere sparato contro altri poliziotti. E nel documento viene attestata l’assenza di riscontri oggettivi su una possibile malattia psichica dell’uomo.

Secondo gli inquirenti il presunto disagio psichico provengono è stato confermato solo dalle testimonianze dei familiari. Quindi servono le prove, a cominciare da eventuali certificati medici, per provarlo.