Lula nega l’estradizione di Cesare Battisti

CASO BATTISTI: LULA, NO A ESTRADIZIONE IN ITALIA – Il presidente brasiliano uscente Luiz Inacio Lula da Silva ha deciso di non estradare in Italia Cesare Battisti, come ampiamente previsto. È quanto si legge sui siti di vari quotidiani brasiliani.

Secondo il sito del quotidiano “O Estado de Sao Paulo”, la decisione è stata presa dopo una riunione con l’avvocato generale dello Stato Luis Inacio Adams. Lula ha dunque accolto come previsto le argomentazioni contenute in un parere di 70 pagine trasmessogli ieri dalla stessa Avvocatura. Nel testo si afferma che, secondo l’articolo 3 del trattato bilaterale, per il no all’estradizione al Presidente basta avere «ragioni per supporre che la persona reclamata (dall’altro Stato) sarà sottoposta ad atti di persecuzione e discriminazione per motivi di razza, religione, sesso, nazionalità, lingua, opinione politica, condizione sociale o personale. Oppure che la situazione possa essere aggravata da uno degli elementi summenzionati». La partita tuttavia non è finita. Il ministero della Giustizia brasiliano dovrà chiedere al Tribunale Supremo dell’Unione di scarcerare Battisti. La decisione dell’Alta Corte, tuttavia si farà attendere. Il presidente del Supremo, Cezar Peluso, ha in effetti già fatto capire che per decidere aspetterà la fine delle ferie di febbraio. L’Italia, inoltre, potrà presentare un nuovo ricorso. La prima volta Roma ottenne ragione da parte della stessa Corte Suprema, e adesso potrebbe sostenere che è stato violato il trattato di estradizione tra i due paesi. Lo stesso Peluso, afferma ancora il quotidiano ‘O Estado de Sao Paulo’, ha già ventilato questa possibilità.

Fonte: Adnkronos