Libia: 100 morti in seguito all’esplosione di un gasdotto a Sirte

Esplosione gasdotto

LIBIA MORTI – Per mesi una guerra ad oltranza ha portato alla morte di migliaia di persone tra manifestanti, seguaci dell’ex colonnello Gheddafi e civili, ora in seguito alla morte del leader libico una nuova giornata di sangue ha portato al lutto decine di famiglie libiche. Secondo quanto riferito dal Consiglio nazionale di transizione (Vnt) oltre cento persone sono infatti decedute in seguito all’esplosione di un serbatoio di carburante nella città portuale di Sirte, nonchè patria di Muammar Gheddafi.

Intanto in Libia si lavora per gettare le basi dell’era post raìs. Durante il giorno di liberazione nazionale, festeggiato domenica in tutto il Paese, il numero uno del Cnt Mustafa Abdel Jalil ha annunciato che nel giro di poche settimane verrà costituito un governo ad interim che subentrerà al Consiglio transitorio e ha presentato i suoi ringraziamenti alla Nato, all’Ue e alla Lega Araba per i sostegno offerto ai ribelli. Ma soprattutto Jalil ha precisato che il nuovo ordinamento statale si baserà sulla Sharia, il corpus normativo presente nel Corano.

Infine ieri il Cnt ha chiuso i cancelli della cella frigorifera in cui erano esposti i corpi del rais e del figlio Mutassim.

Redazione online