Vertice Ue, è giallo sulle scuse della Merkel a Berlusconi

La cancelliera Angela Merkel e il premier Silvio Berlusconi

VERTICE UE: GIALLO SU SCUSE MERKEL A BERLUSCONI – Tutto è iniziato durante la conferenza stampa seguita al vertice Ue di domenica scorsa: Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, interpellati in merito all’affidabilità del governo italiano, se la ridono. A Roma scoppia il finimondo: gli esponenti dell’esecutivo si indignano e gridano allo scandalo, dimenticando forse i numerosi teatrini (dalle corna nella fotografia in poi) di cui il premier Berlusconi si è reso protagonista in innumerevoli contesti internazionali e non considerando che l’infinita serie di promesse non mantenute e di annunci clamorosi poi smentiti, effettivamente, qualche motivo per sorridere lo offrono.
In ogni caso, lunedì da Berlino arriva un gesto distensivo: il governo tedesco fa sapere che si è trattato solo di un equivoco.

Ieri i tre leader si sono incontrati in occasione di un altro vertice Ue organizzato a Bruxelles, nel corso del quale il presidente del Consiglio presenta la ‘lettera di intenti’ studiata dal governo. Il documento, miracolosamente, convince i partner europei e il Cavaliere non resiste alla tentazione di telefonare a Porta a Porta in una pausa dei lavori per annunciare non solo che all’Italia, almeno per il momento, verrà risparmiata la gogna comunitaria ma anche di aver ricevuto le scuse della cancelliera. Ma è proprio su queste scuse, o presunte tali, che è sorto un piccolo giallo, poiché il portavoce della Merkel ha negato fermamente che siano state mai presentate. “Non ci sono state scuse perché non c’è nulla di cui scusarsi”, scrive su Twitter.

Tatiana Della Carità