Milan, Balotelli: ”Pronto a fare il padre di Pia, qualora fosse mia figlia”

Mario Balotelli (getty images)

 

Mario Baalotelli ha concesso un’intervista a cuore aperto a La Gazzetta dello Sport, dove ha parlato del suo ruolo di padre nei confronti della piccola Pia, figlia di Raffaella Fico, con cui ha avuto una relazione nel 2012. La storia è finita in Tribunale, ora ‘Balo’ è pronto per il test del Dna. Anche se lui adesso racconta la sua verità: ”Come mai ho deciso di parlare della paternità della piccola Pia Fico? Perché finalmente in Tribunale verrà verificato se la figlia di Raffaella Fico è davvero mia. Dubbi? Beh, sì. Altrimenti non avrei chiesto più volte di verificare. Per un anno intero ho cercato un accordo con la Fico su dove, e come, fare il test del Dna. Ho pensato tante volte a vedere la bambina. Ma non so se sarebbe stato giusto per lei. Non posso presentarmi se non sono sicuro di essere suo padre perché i bambini non vanno delusi dagli adulti che poi spariscono. E io ne so qualcosa. Attraverso i miei avvocati ho cercato per mesi di trovare un’intesa con la Fico. Ma lei non ha accettato nemmeno di concordare come fare il test del Dna. Poi, s’è stoppato tutto. Anche perché da aprile è cominciata la causa in Tribunale. Ho detto sempre che, una volta appurato che la bambina è mia figlia, farò per intero il mio dovere verso di lei. Rispondere alle provocazioni della Fico non servirebbe a me. E non solo: farebbe un danno alla bambina. La storia con Raffaella? E’ una storia finita che mi ha fatto stare male. Ho vissuto mesi difficili e anche in campo il mio rendimento ne ha risentito, Ci sono rimasto malissimo perché avevo creduto che lei mi volesse bene. Invece aveva solo fatto un progetto su di me. Ho imparato una lezione e spero che non ci vada di mezzo la bambina. Lei mi chiamò durante l’Europeo, ma la stranezza è che qualche giorno prima avevo saputo da amici comuni che lei aveva già rilasciato un’intervista, rivelando lo scoop. E il settimanale era già in stampa quando ricevetti la telefonata…”.

Marco Orrù