
Il ministro degli Esteri italiano Emma Bonino è giunta nel pomeriggio di oggi a Teheran, per una visita di due giorni nel paese persiano, la prima dopo la svolta “riformista” segnata dall’elezione di Hassan Rohani. La titolare della Farnesina incontrerà sia il capo della diplomazia iraniana Mohammad Javad Zarif, ricambiando così la visita di appena un mese fa, che il premier Rohani. La visita arriva a dieci anni di distanza dall’ultima visita di un ministro degli Esteri italiano in Iran.
La visita di Zarif in Italia era avvenuta alla vigilia del vertice di Ginevra tra il cosiddetto gruppo dei 5+1 e l’Iran. Parlando della situazione iraniana, la Bonino ha sottolineato oggi che il successo dell’accordo sul nucleare “dipenderà da loro ma anche da noi”. Ha aggiunto il ministro: “Non bisogna fare errori tattici o di nervosismo eccessivo. E’ un momento fragile, bisogna tenere i nervi a posto, chi ha la consapevolezza ha il dovere di essere più disciplinato degli altri”.
Ieri, il ministro degli Esteri, in merito alle polemiche di Israele circa la sua visita in Iran, aveva spiegato: “Il nervosismo israeliano è comprensibile. Il nostro compito è quello di rassicurare i nostri amici di Israele”. In ogni caso, secondo la Bonino, “il dialogo indispensabile con l’Iran non è una mossa anti-israeliana”.
Redazione online