
Un attacco è stato sferrato alla tv di Stato e all’aeroporto della capitale della Repubblica Democratica del Congo da parte di un gruppo armato. Presso lo scalo aeroportuale di Kinshasa, in particolare, si sarebbe svolta una sparatoria, mentre nella sede dell’emittente RTNC alcuni uomini armati di machete e pistole avrebbero preso in ostaggio dei giornalisti che stavano lavorando all’interno dell’edificio al momento dell’irruzione.
Secondo le notizie diffuse sui social media, sembra che l’azione sia stata intrapresa da un gruppo militare. Il portavoce della polizia locale, Mwana Mputu, ha fatto sapere ai cronisti di AFP che un’operazione tesa al disarmo degli attentatori e al ripristino delle normali attività è attualmente in corso.
La situazione è particolarmente agitata anche per 24 famiglie italiane, che si trovano in Congo da un mese e mezzo nel tentativo di recuperare i propri figli adottivi, per i quali il governo congolese ha deciso di sospendere le pratiche di adozione in corso.
Enrico, originario dell’umbria e papà di uno dei bambini adottivi, ha inviato attorno alle 12.30 italiane una mail all’ Ansa, informando della situazione a Kinshasa: “Siamo in pericolo. I ribelli hanno occupato la tv di stato prendendo degli ostaggi. Ci sono stati spari all’aeroporto che è chiuso. Temiamo per l’incolumità nostra e dei nostri figli. Vi preghiamo di sollecitare la Farnesina affinchè si adoperino per farci tornare a casa”.
Intanto, un portavoce del governo, ha informato che la situazione nella capitale del Congo è tornata sotto controllo e le forze governative hanno ripreso il controllo della tv di stato, liberando i giornalisti presi in ostaggio dai ribelli armati.
Redazione online